Giacomo Giorgio: l’attore racconta il suo ruolo in Doc – Nelle tue mani 3 e spiega il suo approccio al mestiere di attore.

Doc – Nelle tue mani 3: Giacomo Giorgio racconta il suo ruolo in questa intervista esclusiva

Giacomo Giorgio, noto per la sua versatilità e bravura nell’interpretare ruoli complessi, è il protagonista della terza stagione di “Doc – Nelle tue mani”. L’attore, fresco di 25 anni, si è raccontato in questa intervista esclusiva, in cui ha svelato i dettagli del suo personaggio e ha espresso le sue opinioni sull’importanza della recitazione e sulle distinzioni tra cinema e televisione.

Giacomo, come hai vissuto il debutto di “Doc – Nelle tue mani”?

“Il riscontro del pubblico è stato molto positivo e sembra che la serie abbia conquistato sia gli spettatori affezionati che un nuovo pubblico. Sono soddisfatto del lavoro svolto e spero che le prossime puntate saranno all’altezza delle aspettative”.

Il tuo personaggio, Federico Lentini, sembra avere un’evoluzione interessante in questa stagione. Cosa lo spingerà a cambiare?

“La sua evoluzione è guidata dalle esperienze che dovrà affrontare. Federico è un personaggio molto reale, e mi sono piaciute le sfumature e le contraddizioni che lo caratterizzano. Sarà un percorso emozionante da interpretare”.

Il tuo approccio alla recitazione sembra molto profondo. Ci parleresti della tua preparazione per il ruolo di un medico?

“Mi sono immerse nella figura del medico, cercando di comprendere appieno le motivazioni e le passioni che guidano la scelta di chi decide di dedicarsi alla medicina. Ho avuto l’opportunità di confrontarmi con un consulente medico, che mi ha permesso di approfondire la mia comprensione del personaggio”.

Parlando di ruoli televisivi, come gestisci il bilanciamento tra lavoro e vita privata?

“È impegnativo, ma l’amore per il mio lavoro mi spinge a metterci tutto me stesso in ogni progetto. È la mia passione e sento una sorta di sacralità nel modo in cui mi approccio alla recitazione”.

Hai interpretato anche ruoli complessi e veritieri, come nel caso di Luciano Claps. Come hai affrontato la responsabilità legata a interpretare una persona realmente esistita?

“L’approccio alla recitazione è stato lo stesso, ma la responsabilità è aumentata. Mi sono dedicato anima e corpo a rappresentare al meglio la figura di Luciano Claps, cercando di rendere onore alla sua storia e alla sua memoria. È una responsabilità che ho accolto con umiltà e rispetto”.

Come affronti le distinzioni tra cinema e televisione nel mondo della recitazione?

“Penso che queste distinzioni siano limitanti e restrittive. Un attore è un attore, e il talento dovrebbe essere valutato indipendentemente dal mezzo in cui si esibisce. Spero che in Italia si possa andare oltre queste distinzioni e valutare gli attori per la loro capacità e bravura, ovunque si esibiscano”.

Giacomo Giorgio ha dimostrato non solo il suo talento e la sua versatilità come attore, ma anche il suo impegno e la sua dedizione verso la recitazione. La terza stagione di “Doc – Nelle tue mani” si preannuncia come un’ulteriore conferma delle sue capacità e della sua passione per il suo mestiere.

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