Cresce l’attesa per la 74esima edizione del Festival di Sanremo, che partirà il prossimo 6 febbraio 2024 in diretta su Rai1. Tra i Big in gara anche la band The Kolors che, in un’intervista rilasciata al settimanale Chi, hanno parlato del loro brano e svelato anche un retroscena inedito sulla loro partecipazione ad Amici.
LA RIVELAZIONE DEI THE KOLORS SU SANREMO 2024 E AMICI
I The Kolors sono pronti a tornare sul famoso palco dell’Ariston con il brano Un ragazzo una ragazza. Intervistato dal noto settimanale Chi, il frontman Stash Fiordispino si è raccontato e ha parlato del loro imminente ritorno a Sanremo 2024. A proposito del loro brano in gara, il cantante ha dichiarato:
“Quando scrivi una canzone registri uno stato d’animo, un momento. Un anno fa, nella fase embrionale del nostro nuovo disco, eravamo alla stazione Centrale di Milano e abbiamo visto un ragazzo che tentava un approccio con una ragazza. Notavamo la sua difficoltà nel muoversi off line, fuori dalla protezione dei social, per rompere il ghiaccio. E ci ha ispirato. Mi è venuto in mente quando, da ragazzino, arrivato a Milano, ho consegnato il mio curriculum a un negozio in via Montenapoleone perché volevo fare il commesso lì. Nella via dello shopping, dove mi avevano detto che si guadagnava di più. E’ il concetto di rompere una barriera. Oggi i social hanno tolto fatica ed emozione a quella parte naturale di avvicinamento. La cosa che mi piace, a prescindere dai voti, è che si parli di uno “stile The Kolors” cioè di una identità sonora che, se me lo avessero detto la prima volta che siamo entrati in studio di registrazione e abbiamo deciso di chiamarci The Kolors, non ci avrei creduto. Sono fiero di questo.”
Stash ha poi ricordato i suoi esordi nei locali di Milano e la loro esperienza nella scuola di Amici, il talent show di Maria De Filippi. A tal proposito ha svelato un inedito retroscena:
“Dentro mi sentivo uno sfigato che voleva fare la rockstar. Facevo musica la sera e poi all’alba andavo al mercato ortofrutticolo a scaricare le casse per pagare l’affitto […] Amici? Ci chiamò Francesco Sarcina, che era uno dei professori, dicendoci che stava facendo provini alle band perché volevano inserirle nel programma. Era la fine del 2014, la sera prima suonavamo alle Scimmie, il giorno dopo eravamo a Roma. Ci travestimmo da quella che, secondo noi, era una “band che può essere presa ad Amici” e cantammo brani in italiano tipo In ginocchio da te. Non stava andando benissimo e allora, visto che avevamo appena composto Everytime – avevo scritto le parole in auto, in tangenziale, in un inglese inventato, mentre arrivavamo allo studio – dissi: “Facciamo quella”. Appena partì la canzone, Maria De Filippi si alzò e mi disse: “Ti devo tranquillizzare, questa è molto più forte delle cover in italiano. Prima stavate cercando di entrare ad Amici, adesso siete veri. E sappiate che, se entrerete qui, dovrete essere veri. Qui vince chi non finge“. La sua fu una carezza al cuore e dissi: “Lei è la più rock di tutti“…
Ci sentivamo nudi, ma questo ci ha permesso di tirare fuori tutto il resto: la musica, la passione. Facevamo funk come avremmo fatto nei localini. Era come un film: se guardavi la singola scena, noi con la tutina, potevi farti un’idea, ma se guardavi tutto il film vedevi un percorso. Ricordo che, dopo qualche puntata, incontrai Morgan sui Navigli che mi disse: “Non avevo capito che foste voi. Sembrava il video di una band inglese che, per gioco, indossava una maglia di Amici“. Ci stava dicendo, a modo suo, che avevamo un’identità e che, in ogni contesto, saremmo stati sempre noi.”
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