Il trionfo di Povere Creature!: il significato del finale e la società cambiata dalla liberazione sessuale

IL SUCCESSO DEL FILM POVERE CREATURE!

Il film Povere creature! sta ottenendo un grande successo non solo in termini di incassi al botteghino, ma anche di presenza nelle sale. Il passaparola sui social, l’interpretazione di Emma Stone e i temi trattati sono solo alcuni dei fattori che hanno contribuito al trionfo dell’opera di Yorgos Lanthimos. Anche il finale del film ha giocato un ruolo chiave nel consacrare Povere creature! come uno dei favoriti agli Oscar.

Leone d’Oro al Festival di Venezia 2023, 11 nomination agli Oscar e una protagonista come Emma Stone vincitrice del Golden Globe per la sua interpretazione. Tutti questi fattori non possono passare inosservati quando si parla del grande successo ottenuto da Povere creature! al botteghino e nelle sale cinematografiche.

IL SUCCESSO AL BOX OFFICE E IL POTERE DEL PASSAPAROLA

Il totale al box office per Povere creature! ha sfiorato i 2,5 milioni di euro, confermando il film come il più visto nell’ultimo weekend. Un risultato che va oltre le aspettative e che testimonia l’entusiasmo del pubblico nei confronti di un’opera che affronta temi così attuali e rilevanti. La liberazione sessuale, la libertà del corpo, la parità di genere, la compassione e la questione femminile sono solo alcuni degli argomenti trattati nel film, che hanno contribuito a renderlo così apprezzato.

LA SPIEGAZIONE DEL FINALE DI POVERE CREATURE!

Il lungo viaggio di Bella Baxter, protagonista del film, può essere assimilato a un travagliato percorso di formazione. Durante tutto il film, paesaggi e situazioni vengono spesso ribaltati, in un’evoluzione riassunta dalle parole di uno dei personaggi: “Dobbiamo sperimentare ogni cosa. Non solo il bene, ma anche il degrado, la tristezza… così possiamo conoscere il mondo. E quando conosciamo il mondo, allora il mondo è nostro”. Bella Baxter, dopo aver conquistato il mondo, decide di cambiarlo. Le ultime scene del film mostrano la protagonista in una strada lavorativa che sicuramente non rispecchia lo specchio dei suoi tempi, costruendosi una famiglia che potremmo definire “queer”. Questo finale testimonia la volontà del film di distruggere chi incarna il patriarcato, il maschilismo, la possessività e la malvagità, elementi che rendono le persone delle Povere creature!.

BARBIE E POVERE CREATURE!: OPERE SPECULARI E COMPLEMENTARI

Nonostante le differenze evidenti tra i film Barbie e Povere creature!, è impossibile non trovare punti di contatto tra le due protagoniste. Entrambe sono il prodotto di un creatore e entrambe, prima di conoscere il mondo, devono fare i conti con i pregiudizi e le storture della società. Inoltre, costumi e colori giocano un ruolo fondamentale in entrambe le opere, simboli della trasformazione e dell’evoluzione delle protagoniste.

LE DONNE VERE LIBERE DI SCEGLIERE

Un particolare interessante che contraddistingue i due film è l’autodeterminazione delle protagoniste. Se a Bella viene trapiantato un cervello, a Barbie viene trapiantata una vagina. Tuttavia, entrambe, grazie alla loro consapevolezza, diventano “donne vere”, libere di intraprendere qualsiasi strada scelgano. Rifiutando così l’idea di porre le donne le une contro le altre, le protagoniste di entrambi i film diventano simboli di sororità e presa di coscienza sulla parità di genere.

In conclusione, Povere creature! si conferma come un film di grande successo, non solo per la sua trama avvincente e le sue interpretazioni straordinarie, ma anche per i temi contemporanei che trattati e per il messaggio di libertà e autodeterminazione che trasmette al pubblico. La speranza è che quest’opera possa continuare a ispirare e a stimolare riflessioni profonde sulle tematiche che affronta, spingendo il cinema verso un futuro sempre più inclusivo e consapevole.

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