Manuel Bortuzzo, la sua rinascita in piscina dopo il tragico evento

Cinque anni dopo il tragico evento che ha cambiato per sempre la sua vita, Manuel Bortuzzo, nuotatore triestino, ex concorrente della settima edizione del Gf Vip, si è aperto in un’intervista a Il Messaggero. Bortuzzo è stato ferito da colpi d’arma da fuoco nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 2019, subendo una lesione parziale del midollo spinale che lo ha reso paraplegico. Nonostante ciò, il giovane nuotatore non ha perso la sua determinazione e la sua voglia di lottare.

LA FORZA DI ANDARE AVANTI

Manuel Bortuzzo ha raccontato a Il Messaggero di come affronta il giorno in cui ha subito l’aggressione: “In questo giorno cerco sempre di fare qualcosa di diverso insieme al mio migliore amico Alex. Penso tra me: sono fortunato di vivere questo nel giorno più brutto dell’anno. Quando mi vedo quel giorno felice, facendo qualcosa di bello, sono contento davvero. Peccato che la ricorrenza sia a febbraio e che non si possa andare al mare. Quello che è successo non posso cambiarlo. Certo, avrei voluto diventare famoso in altro modo. Quando succedono cose del genere, ci sono due strade da prendere: abbattersi o andare avanti con il sorriso e la forza. E io ho scelto la seconda.”

IL RITORNO ALLA PISCINA

Nonostante le difficoltà, Manuel Bortuzzo ha trovato nella piscina la sua cura e la sua passione. Dopo il tragico evento, ha dovuto reimparare a nuotare, affrontando sfide e ostacoli che avrebbero scoraggiato molti. Tuttavia, il nuotatore triestino ha trovato la forza di andare avanti: “Reimparare a nuotare non è stato semplice. Adesso voglio nuotare a tutti i costi e ci sto mettendo tutto me stesso. Oltre a Francesco devo ringraziare anche Aldo Montano, che mi ha introdotto nella nuova vita tuffandosi in acqua con me ho esordito nel mondo paralimpico.”

IL SOGNO DELLE PARALIMPIADI

Nonostante le difficoltà e le sfide da affrontare, Manuel Bortuzzo non ha perso di vista il suo sogno: partecipare alle Paralimpiadi. Il suo recente successo a Manchester con la Nazionale italiana è stato un primo passo verso questo obiettivo. “Ho esordito nel mondo paralimpico. Ho pagato un po’ di inesperienza nella mia prima gara internazionale, però alla fine sono contento di com’è andata. So che posso scendere e che il tempo di qualificazione nei 100 rana per la Paralimpiade di Parigi è alla portata. Parigi è ancora lontana, ma farò tutto il possibile per meritarmela.”

LA LIBERTÀ DELL’ACQUA

Manuel Bortuzzo ha espresso il suo amore per il nuoto e per l’acqua, definendola la sua cura e il suo rifugio. “Nuotare mi da una sensazione di libertà, è il posto dove vorrei stare sempre. Lì sono felice anche quando magari non sto bene. È un po’ la cura a tutto. Non vedo l’ora di tornare a gareggiare con i compagni della Nazionale, la più forte del mondo. Ma a parte questo, è bello stare con loro perché non ti senti giudicato e sei al pari degli altri. È un mondo pulito, con un’umanità disarmante, dove si sta bene. Ora che sono tornato a nuotare per un obiettivo mi sento rinato.”

In conclusione, la storia di Manuel Bortuzzo è un esempio di forza, determinazione e resilienza. Nonostante le avversità, il giovane nuotatore ha trovato la forza di andare avanti e di lottare per realizzare i suoi sogni. La sua storia è un’incredibile fonte di ispirazione per tutti coloro che affrontano le proprie sfide, dimostrando che con determinazione e passione si possono superare anche le difficoltà più grandi.

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