ROCIO MUNOZ MORALES: UN RITUALE PER ONORARE IL PADRE MANUEL
Il genitore è morto a giugno dello scorso anno dopo una malattia di pochi mesi. Lei non si rassegna ancora alla sua scomparsa, vissuta con grande dolore anche dalla mamma e dalle sue due sorelle.
UN RITUALE PER SENTIRE LA PRESENZA DEL PADRE VICINA
L’attrice spagnola oggi ricorda il papà con un tenerissimo rituale, quello di vestirsi con alcuni indumenti che appartenevano a lui. Ha spiegato nel programma Mediaset: “Sono stati mesi difficili, mio padre si è ammalato a febbraio, stava benissimo e poi ci sono stati quattro mesi in cui abbiamo vissuto la malattia”.
UN RITO DI AFFETTO E CONTATTO SPIRITUALE
“Credevamo che lui ce la facesse, tutte noi quattro con grande forza ci siamo unite per lui. Mia madre ha sofferto tantissimo perché hanno condiviso 52 anni. Penso che dopo così tanto tempo… loro lavoravano insieme, facevano tutto insieme. Il vuoto è gigante”, ha aggiunto. “Io mi vesto con i suoi vestiti. Credo che mi accompagna in dei momenti, mi sembra che lui venga con me. Un po’ non mi rassegno al fatto che lui se ne sia andato. Per me è come se fosse con me”, ha continuato.
UN ADDIO TOCCANTE
La 35enne ha poi rivelato di aver respirato abbracciata al padre durante gli ultimi quarantina minuti di vita dell’uomo. E’ stato un gesto molto toccante. “Non avrei mai pensato di avere la forza, invece io ero sul set, mio padre si è aggravato e sono partita di corsa”, ha affermato. “Andavo in ospedale alle 6 del mattino e mi buttavo sul letto con lui. Già all’epoca mi vestivo con i suoi vestiti, prendevo le sue camicie nel suo armadio la mattina prima di andare in ospedale”, ha continuato. “Lui ormai un po’ non c’era più. Ho avuto il coraggio di abbracciarlo e respirare con lui quando ci hanno detto che era il momento di salutarlo, l’ho voluto abbracciare, ho respirato con lui gli ultimi 40 minuti di vita”, ha raccontato.
IL RICORDO DI UN MOMENTO FELICE
Manuel era in prima fila alla Mostra del Cinema di Venezia nel settembre 2022, pochi mesi prima di ammalarsi (a febbraio), per vedere e applaudire la figlia nei panni di madrina del festival. “Stava benissimo, non avrei mai immaginato che pochi mesi dopo si sarebbe ammalato. La vita è così e ci deve insegnare che dobbiamo goderci gli attimi con le persone a cui vogliamo bene, con il sorriso”, ha fatto sapere.
IL SOSTEGNO DEL COMPAGNO E DELLA FAMIGLIA
Anche il rapporto tra Manuel e Raoul Bova, compagno e padre delle due figlie di Rocio, era ottimo. L’attore le è stato molto vicino dopo il lutto: “Mio padre e Raoul andavano molto d’accordo, si volevano tantissimo bene”.
Una storia commovente che dimostra come il dolore per la perdita di una persona cara possa trasformarsi in un legame indissolubile, con gesti e ricordi che portano il caro defunto vicino anche quando fisicamente non è più presente. Rocio Munoz Morales è un esempio di forza e amore, capace di onorare la memoria del padre Manuel con gesti di grande tenerezza e compassione.