Il fumettista Zerocalcare ha partecipato all’ultima puntata di Che Tempo che Fa, il 5 maggio scorso, dove ha presentato il suo nuovo libro “Quando muori resta a me”. Durante l’intervista condotta da Fabio Fazio, Zerocalcare ha affrontato tematiche profonde legate al successo e al dissenso.
Zerocalcare, noto per le sue graphic novel di successo e le serie su Netflix, ha rivelato di percepire il successo come una colpa da restituire. In particolare, ha espresso il suo sentimento di dover dare qualcosa in cambio a coloro che lo hanno sostenuto nel corso della sua carriera. Questo approccio lo porta a vivere il successo in maniera individuale come una responsabilità da adempiere.
Durante la conversazione con Fazio, Zerocalcare ha toccato anche il tema del dissenso, sottolineando come esso sia spesso malvisto nella società odierna. Ha citato l’esempio di un adolescente che manifesta il proprio dissenso in modo innocuo e viene denunciato, evidenziando la carenza di critica e di confronto nel panorama attuale.
In merito alla sua decisione di non partecipare al Lucca Comics per la presenza del patrocinio dell’ambasciata israeliana, Zerocalcare ha evidenziato l’importanza di manifestare il proprio dissenso anche nei confronti di questioni politiche e sociali. Ha sottolineato la necessità di riportare il dissenso e la critica a una normalità, per favorire il progresso e la crescita della società.
In conclusione, Zerocalcare ha ribadito che il dissenso dovrebbe essere visto come motore di progresso, anziché essere emarginato o malvisto. La sua visione è quella di una società che ritrovi il valore della critica costruttiva e che favorisca il dialogo e la libertà di espressione per una maggiore consapevolezza e evoluzione sociale.