Inside Out 2: la recensione del film Disney sull’ansia e le emozioni

È l’ansia la grande protagonista di Inside Out 2. Il film Disney, secondo capitolo del successo del 2015, mostra nuove emozioni che tutti noi conosciamo bene, forse fin troppo. Nel terzo weekend di programmazione, la pellicola si colloca ancora ai primi posti dei titoli più visti, anche se in leggero calo rispetto ai giorni precedenti. Vediamo insieme la recensione di Inside Out 2 e perché è rivolto forse più agli adulti rispetto ai bambini.

LA RECENSIONE DI INSIDE OUT 2, SI DIVENTA ADULTI QUANDO SI PROVA ANSIA?

Se nella vita hai provato almeno una volta ansia ed hai avuto un attacco di panico, allora già sai di cosa parla Inside Out 2. Il film mostra nei dettagli e in modo molto preciso, cosa passa nella mente di una persona quando viene sovrastrata da emozioni negative e non si sente all’altezza. Il flusso di pensieri, il fiume in piena che ti travolge e fa aumentare i battiti facendoti rimanere paralizzato è al centro del film che racconta di come Riley affronta l’adolescenza.

La giovane ha compiuto 13 anni e accanto alle emozioni primarie che abbiamo visto nel primo capitolo (Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura) deve ora affrontare la pubertà. Ma cosa vuol dire? Tutto ruota intorno al concetto di senso di sé, cioè quell’insieme di considerazioni che un adolescente ritiene possano rispecchiare la propria realtà individuale. Riley si trova a dover costruire la sua personalità ma eventi esterni incidono sulla sua vita: cambiano le amicizie, arrivano pressioni dovute alla paura di fallire, ci si sente soli, a volte ridicoli. Ed ecco allora arrivare altre emozioni, più complesse, quali Ansia, Imbarazzo, Ennui ed Invidia. In particolare assistiamo allo scontro tra le vecchie emozioni, capitanate da Gioia, e quelle nuove con Ansia che vuole prendere il controllo. Ma cosa succede nella vita se lasciamo comandare ansia? La risposta, che ognuno di noi sa, è quello che succede a Riley.

COME USCIRNE?

Il film lo spiega in maniera semplice sintetizzando anni di terapia ma è indubbio come nasconda nella sua trama molto studio, sopratutto a livello psicologico. Proprio per questo forse alcuni bambini, che ancora non provano quelle emozioni, non possono capirlo appieno. Una frase del film è emblematica: chi cresce prova meno gioia e più ansia. Ma sono comunque emozioni che fanno parte di noi e che col tempo impariamo a conoscere e gestire (non è un caso che nel film compare in anteprima una emozione che vedremo tra qualche anno). Tra le poche note negative, c’è che Inside Out 2 dà troppa rilevanza all’ansia rispetto alle altre.

È questa l’emozione predominante negli adolescenti? Ed è un peccato non sentire la voce di Federico Cesari che doppia Imbarazzo. Il pubblico avrà sicuramente riconosciuto Stash dei The Kolors in Lance, un eroico cavaliere di cui la protagonista era innamorata.

IL FINALE POST TITOLI DI CODA

Da segnalare, dopo i numerosi titoli di coda, la presenza di una scena che svela qual è l’oscuro segreto di Riley. Alcuni ne rimarranno delusi, altri si interrogheranno sul significato di quelle parole ma ciò che conta è come a volte un segreto piccolo possa sembrare ‘oscuro’ agli occhi di chi lo fa.

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