GARRISON ROCHELLE, VINCE L’ANTENNA D’ORO PER PERFORMER ITALIAN CUP
In occasione della consegna del prestigioso premio Antenna d’Oro per la TV in Campidoglio, Garrison Rochelle si è raccontato e ha condiviso le emozioni per il riconoscimento ricevuto grazie al programma di Rai 2 Performer Italian Cup. Tra successi professionali, riflessioni sul mondo del musical e il suo legame con Amici, l’ex coreografo del talent di Maria De Filippi ha offerto uno sguardo appassionato sul suo percorso artistico spiegando come l’Italia sia diventata un paese all’avanguardia anche per lo studio dei musical.
INTERVISTA A GARRISON, EX PROFESSORE DI AMICI DI MARIA DE FILIPPI
Garrison, premio Antenna d’Oro in Campidoglio. Quanto sei emozionato per questo risultato?
“Questo programma è andato bene, direi. Performacup sta andando bene. Finalmente comincio ad avere dei piedi per camminare da solo. Adesso cominciamo a farlo crescere. Ricordati che è un concorso dedicato all’atleta, è sportivo. Questa è un’idea della dottoressa Spampinato, che a quanto pare comincia a funzionare. Essere premiato già per questo è un grande passo avanti.”
È un po’ un ritorno alle origini per te, considerando la tua esperienza formativa e artistica.
“Sì, è vero. Io ho studiato alla University of Performing Arts, Southern Methodist University, che è un’università privata dove si canta, si balla e si recita. È davvero un ritorno alle origini. Io lotto da sempre per il performer completo, quello che canta, balla e recita, come me. E Performacup è proprio adatto a questa visione. La chicca in più è che è riconosciuto anche dal CONI come sport. Allora siamo felicissimi di questo riconoscimento.”
Stai seguendo questa edizione di Amici? C’è qualche talento che ha attirato la tua attenzione?
“Sai che io spesso torno da Maria per giudicare le sfide o fare classifiche dei ragazzi, e mi fa molto piacere. Ogni volta vedo un livello altissimo. Quando devo giudicare o criticare un talento lì, è sempre da un livello molto alto. Sono tutti molto bravi, sia nel canto che nel ballo.”
Ma c’è un ballerino della scuola in particolare che ti ha colpito quest’anno?
“Sì, ma non posso dirlo. Le discussioni per il serale stanno per iniziare, e non è il mio posto entrare in queste cose. Sì, Amici è casa mia, ma mi sento troppo responsabile per prendere una posizione pubblica su chi mi piace di più.”
TU FAI TANTI MUSICAL E SEI SEMPRE ATTIVO IN TEATRO. AMICI UN TEMPO ERA UNA SCUOLA DI MUSICAL PERCHÉ C’ERA ANCHE LA RECITAZIONE, SENTE CHE IN ITALIA MANCA ADESSO UNA SCUOLA DI MUSICAL?
“Devo dirti di no. Quando sono arrivato in Italia, non c’era un luogo dove si cantava, ballava e recitava insieme. Si faceva una cosa per volta: o cantavi, o ballavi, o recitavi. Ora ci sono grandi scuole che integrano tutto, come l’Arts Village di Luciano Cannito, la Pellinia Academy e presto il Pass Village. Io lavoro spesso con l’Arts Village, da cui escono molti artisti di talento che poi fanno carriera. Sono veramente bravi.”