MARIA TOMBA SUL PALCO DI SANREMO GIOVANI 2025
Maria Tomba è una delle quattro cantanti in gara per le Nuove Proposte di Sanremo Giovani 2025. Dopo aver partecipato a XFactor 2023 (in squadra con Fedez), la giovane si mette ora in gioco con un brano carico di energia dal titolo ‘Goodbye’ (voglio good vibes). Ai nostri microfoni ha rivelato quali sono i suoi progetti futuri, cosa significa per lei essere a Sanremo e a chi dedica questo momento della sua carriera.
INTERVISTA ALLA CANTANTE MARIA TOMBA, IN GARA A SANREMO GIOVANI 2025
Maria Tomba era presente a Casa Coca-Cola e ci ha svelato l’emozione che prova a salire sul palco dell’Ariston.
COSA SIGNIFICA PER TE QUESTA ESPERIENZA E QUALI SONO LE TUE ASPETTATIVE?
Allora, innanzitutto è un onore per me poter calcare il palco dell’Ariston. Sarà un’esperienza indimenticabile. Cosa rappresenta per me? Che aspettative ho? In realtà, non sono mai stata una ragazza da grandi aspettative. Preferisco, come dico sempre, godermi il momento. Penso sia la cosa più importante. Sto cercando di catturare ogni attimo e vivermela al massimo. Insomma, poche aspettative e tanta speranza.
PUOI RACCONTARCI UN PO’ IL SIGNIFICATO DEL BRANO CHE PORTI IN GARA E COSA RAPPRESENTA PER TE?
“Il brano si intitola ‘Goodbye’ (Voglio Good Vibes) è una delle canzoni a cui tengo di più del progetto. Parla sostanzialmente di andare oltre le apparenze, perché rispetto a quello che mostriamo siamo sempre molto di più. Poi è un invito ad allontanare le cattive vibrazioni e rimanere fedeli ai propri valori, che per me è un messaggio molto importante rimanere fedeli a se stessi”.
DA X FACTOR A SANREMO, QUALI SONO STATE LE SFIDE CHE PIÙ TI HANNO RAPPRESENTATO IN QUESTO TUO PERCORSO?
“Sicuramente, da X Factor a Sanremo c’è stato un periodo molto intenso, durante il quale ho dovuto rimettere un po’ in ordine le carte. L’ho sfruttato per scavare dentro me stessa, scrivere tantissimo e poi, insomma, si vedrà nel progetto che uscirà. Non vedo l’ora! Ho scritto tantissimo, fatto una ricerca interiore e lavorato sulla mia identità. Ho messo le carte in ordine, come mi piace dire. La vera sfida è stata proprio questa: trovare il focus, dentro di me”.
IN UNA NOSTRA PRECEDENTE INTERVISTA AD UNA MIA COLLEGA HAI DICHIARATO CHE HAI SCRITTO QUESTO BRANO IN UN MOMENTO DIFFICILE DELLA TUA VITA IN CUI TI SENTIVI ANCHE SOTTO IL PREGIUDIZIO, UN PO’ GIUDICATA, DAGLI ALTRI. CI SPIEGHI MEGLIO COSA HAI VISSUTO E COME HAI SUPERATO QUEL PERIODO?
“Allora, mentre scrivevo questo brano provavo una forte insicurezza, soprattutto fisica. Era legata anche a pregiudizi, magari inconsci, di quando sei piccola, a scuola, e non mi sentivo molto a mio agio con il mio corpo. Scrivere è stato un po’ una terapia, come dico sempre: il potere della musica è proprio questo, essere terapeutica. Mi ha aiutato tanto ad accettarmi un po’ di più. Alla fine, le insicurezze ci sono sempre, non scompaiono con un colpo di bacchetta magica. Però, esserne consapevoli è il primo passo per vivere meglio con se stessi e conoscersi più a fondo. Scrivere Goodbye mi ha aiutato proprio a prendere consapevolezza di tutto questo”.
QUALI ARTISTI O GENERI MUSICALI HANNO UN PO’ INFLUENZATO MAGGIORMENTE IL TUO STILE MUSICALE E SE C’È UN ARTISTA CON CUI TI PIACEREBBE COLLABORARE IN FUTURO?
Allora, diciamo che ho un background musicale piuttosto vasto. Sono una grande amante della musica strumentale, quindi compositori come Bruno Coulais, in particolare per le colonne sonore dei film, mi hanno influenzato molto. Sono anche cresciuta ascoltando band come i Doors e i Red Hot Chili Peppers, quindi ho anche un’anima più rock. Poi ci sono i grandi cantautori italiani: mia mamma mi ha sempre fatto ascoltare Domenico Modugno, Mina e Mia Martini, che hanno lasciato un segno importante nel mio percorso.
Dal punto di vista internazionale, invece, sono molto legata a Taylor Swift, Sabrina Carpenter e Lady Gaga, non solo perché sono donne fortissime, ma anche perché curano i loro progetti a 360°, dalla musica alla visione artistica complessiva. Questo modo di lavorare mi rappresenta molto.
Infine, mi hanno influenzato anche figure che non appartengono necessariamente al mondo della musica, come poetesse del calibro di Alda Merini, Anne Sexton e Sylvia Plath. Background diversi che mi hanno formato profondamente. Ci tenevo a dirlo!
DOPO SANREMO QUALI SONO I PROGETTI FUTURI DI MARIA TOMBA, COSA CI PUOI ANTICIPARE?
Allora, quello che posso anticipare è che ci sarà un progetto completo, un album. Posso dirvi che il progetto uscirà il 14 febbraio. Che bello! Si intitola ‘Requiem per un sogno’ ed è un lavoro che mette in luce diverse sfaccettature artistiche che magari non ho ancora mostrato. Ci sono brani che ho scritto qualche anno fa, nati nella mia cameretta al pianoforte, e altri più recenti, scritti anche in team.
Ci tengo molto perché la musica è anche condivisione, ed è davvero divertente confrontarsi con altri autori e artisti. Questo ti arricchisce, sia come persona che come artista. Non vedo l’ora che esca! È un vero e proprio percorso, un concept. Ogni canzone rappresenta una tappa di questo tunnel e, in fondo, c’è la luce.
STAI VIVENDO UN MOMENTO FANTASTICO PER LA TUA CARRIERA A CHI LO DEDICHI?
Allora a un po’ di persone. A me stessa, ma soprattutto alla mia famiglia, per tutti i sacrifici che hanno fatto. Lo dedico anche alle persone che mi hanno aiutata a realizzare questo progetto e che mi hanno sempre sostenuta.
In particolare, ci tenevo a dirlo, lo dedico a mio papà. Lui ha sempre creduto in me e nelle mie capacità, anche quando io stessa vacillavo. È sempre con me, anche adesso. Lo porto nel cuore ovunque vada. Quindi, questo momento è per lui, per colui che ha sempre creduto nel mio talento e mi ha permesso di seguire la mia passione.