ELEONORA GIORGI: UNA VITA TRA CINEMA E AMICIZIE
All’apice delle loro carriere sono state spesso messe in contrapposizione: la bionda contro la mora. Ma non era esattamente così, anzi. Dopo la morte di Eleonora Giorgi, la “rivale” Ornella Muti al Corriere della Sera chiarisce: “Era tutto finto, ci volevamo bene”. L’attrice che il 9 marzo compirà 70 anni è devastata dalla morte della collega, scomparsa ieri, 3 marzo, sconfitta dal cancro, a soli 71 anni. Con voce rotta, sussurrando al telefono, ammette: “Sto così, non mi pare vero”.
LA DOLCE RICORDO DI UN ULTIMO INCONTRO
Si erano viste recentemente alla Galleria Alberto Sordi a Roma. Era il 28 gennaio. Ognuno dei presenti era consapevole che Eleonora non ce l’avrebbe fatta. “Lo sapevamo tutti sì. Quando sono andata alla presentazione del libro ‘Non ci sono buone notizie’ scritto dal figlio Andrea Rizzoli è stato bellissimo rivederla – racconta Ornella – Ci siamo ritrovate lì tra amiche, anche con Barbara Palombelli, e ci siamo dette che Eleonora aveva pensato a questa presentazione del libro per salutarci tutte. Credo sia stata effettivamente la sua ultima uscita pubblica”.
UNA LEZIONE DI VITA E CORAGGIO
La Muti ha solo belle parole per l’amica: “Ha preso tutto sempre con grande leggerezza. Rincuorava gli altri, dava empatia. Era lei che capiva sempre la tua difficoltà e il tuo dolore. Non è da tutti. Non è mai stata una vittima, ma non ha voluto far finta di stare bene”. Ornella prosegue: “E’ devastante tutto questo. E’ incredibile la lezione che ha impartito a tutti noi. Non riesco a spiegarmi e spiegarvi la serena accettazione della sua morte. E perfino il suo scherzare sulla malattia. Mi ha proprio colpito. La sua serenità nonostante l’affaticamento, i dolori, la chemio, nonostante ogni giorno perdesse un pezzettino di se stessa. E poi l’amore infinito per il piccolo nipote che le ha dato la forza di andare avanti.”
UNA LUNGA AMICIZIA FATTA DI STIMA E COMPLICITÀ
Si sono conosciute da giovanissime, il primo film nel 1974, e si sono immediatamente volute bene. “Non era mai gelosa o invidiosa di niente e di nessuno. Godeva delle fortune delle altre donne. Tutte lo dicono, ma non lo pensano realmente. Lei sì. E fino alla fine è stata una mente aperta e moderna”, sottolinea la Muti. “Mi sembra così assurdo, l’ho vista pochi giorni fa. Non so come digerirla ‘sta cosa. Tutto così rapido e orribile”, prosegue. Pensa che il cinema l’avesse un po’ dimenticata, penalizzata. Si augura che ora “abbia il posto che merita”. Sulla rivalità tra loro chiarisce: “Ma vaa! Tutto finto. Ci siamo super divertite insieme. Le liti erano organizzate. Il produttore e Lucherini (famoso press agent, ndr) hanno messo in piedi una scena dove ci prendevamo a borsettate…quante risate. Eleonora ha speso sempre parole meravigliose per me. Abbiamo condiviso tante amicizie e siamo sempre state unite. Abbiamo goduto dei successi una dell’altra. Ci stimavamo e avevamo parlato qualche tempo fa di fare qualcosa insieme a teatro”.
In conclusione, Eleonora Giorgi se ne va lasciando una profonda traccia nell’animo di chi l’ha conosciuta e ammirata, dimostrando che, oltre ad essere una talentuosa attrice, era anche una donna coraggiosa e generosa. La sua assenza sarà profondamente sentita nel mondo del cinema e della cultura italiana.