Addio a Vittorio Emanuele di Savoia: i dettagli sulla sua morte a Ginevra

LA MORTE DEL PRINCIPE MAI DIVENTATO RE
Vittorio Emanuele di Savoia, il principe che non è mai diventato Re d’Italia dopo il referendum vinto dai sostenitori della Repubblica nel 1946, è venuto a mancare a 86 anni a Ginevra, in Svizzera, dove viveva da molto tempo. La sua morte ha colto molti di sorpresa, ma quali sono state le cause?

I PROBLEMI DI SALUTE
Da qualche anno Vittorio Emanuele di Savoia aveva problemi di deambulazione a causa di due protesi al femore, che lo costringevano su una sedia a rotelle. Nelle ultime immagini pubbliche appariva sempre con il bastone. La sua salute si era ulteriormente aggravata intorno a Natale, quando avrebbe avuto febbri difficili da debellare, che avrebbero destato parecchia preoccupazione.

IL RICOVERO IN OSPEDALE
Non avrebbe voluto farsi ricoverare, ma alla fine sarebbe stato costretto a cedere davanti alle pressioni dei familiari e quindi a lasciare il suo amato chalet di Gstaad, dove da anni trascorreva gli inverni con sua moglie Marina Doria, 88 anni. La stessa Marina avrebbe fatto la spola di continuo tra lo chalet e l’ospedale a Ginevra. Qui Vittorio Emanuele sarebbe stato trattato con antibiotici a causa dell’infezione difficile da debellare.

L’ASPETTATIVA DI MIGLIORAMENTO
Nelle ultime settimane la situazione di salute di Vittorio Emanuele sembrava quasi essere migliorata. Avrebbe anche chiesto di poter allestire uno studio nella struttura nosocomiale per riprendere a lavorare da lì prima di poter tornare a casa. Tuttavia, le cose sono successivamente precipitate, fino al decesso avvenuto il 3 febbraio, a pochi giorni dal suo 87esimo compleanno, che sarebbe stato il 12 febbraio prossimo.

I FUNERALI E LA SEPOLTURA
I funerali di Vittorio Emanuele di Savoia saranno sabato 10 febbraio alle 15 a Torino, ma non è ancora chiaro se si terranno alla basilica o in Duomo. Successivamente, il principe sarà sepolto a Superga, la collina sopra Torino. Proprio al Corriere della Sera aveva parlato di questa sua scelta, dicendo: “Sono stato a Superga, sulla bellissima collina di Torino, per una celebrazione di Casa Savoia, è un luogo meraviglioso e si porta appresso la storia del casato. E così come il Pantheon è il luogo deputato ad accogliere le spoglie degli ex re, a Torino riposano i Savoia che non hanno regnato. Dunque anch’io sono destinato lì”.

CONCLUSIONE
La scomparsa di Vittorio Emanuele di Savoia segna la fine di una vita trascorsa tra tragici avvenimenti, esilio e lunghe polemiche. Il suo ruolo è stato sempre controverso in Italia, dove la monarchia è stata ormai un capitolo chiuso. Tuttavia, la sua morte segna anche la fine di un’era, quella dei Savoia, che ha segnato profondamente la storia del nostro paese.
I funerali saranno occasione di commozione e riflessione per molti italiani che vedono concludersi un capitolo importante della storia nazionale.

ARTICOLI COLLEGATI: