Alessandro Borghi in Supersex: senza veli come Rocco Siffredi, il confronto e la mascolinità tossica

ALESSANDRO BORGHI, IL PROTAGONISTA DI ‘SUPERSEX’
L’attore 37enne è il protagonista della serie Supersex, realizzata da Netflix sulla vita dell’attore a luci rosse più famoso d’Italia. In questa nuova produzione, Borghi ha affrontato la sfida di interpretare Rocco Siffredi, noto per le sue numerose apparizioni nel mondo dell’hard.

SCENE DI NUDO TOTALE SENZA PROTESI
Alessandro Borghi ha fatto sapere di aver girato scene di nudo totale e che non ha utilizzato protesi o controfigure: quello che si vede è il suo vero apparato riproduttivo. Questa scelta coraggiosa è il risultato del suo impegno nel dare maggiore autenticità e veridicità alla sua interpretazione.

L’IMPORTANZA DI MOSTRARE ‘QUELLO’
Sulla scelta di “farlo vedere”, Borghi ha spiegato a Vanity Fair: “Ce lo siamo chiesti, se fosse necessario: perché va bene non abusare delle scene più spinte, ma fare una serie su Siffredi e non vedere mai ‘quello’… Sarebbe sembrato che volessimo nascondere qualcosa”.

IL CONFRONTO TRA LE ‘PARTI INTIME’
L’attore ha spiegato che il confronto tra le sue parti intime e quelle di Rocco Siffredi sicuramente verrà fatto. Ha aggiunto: “Mi sono sempre sentito a mio agio, il confronto ci sarà, a qualcuno farà ridere, a qualcuno interesserà. È una delle prime cose che avevo messo in conto. Sono serenissimo”.

LA DISCUSSIONE SULLA MASCOLINITÀ TOSSICA
Durante la chiacchierata con il magazine, Alessandro ha parlato della mascolinità tossica, sottolineando che coinvolge più uomini di quanto si possa pensare. Ha dichiarato: “Lo sbaglio più grande che possiamo fare noi maschi è di sentirci esenti dalla mascolinità tossica. Io, che mi considero una persona che il problema non ce l’ha, invece ce l’ho: perché ci sono delle cose che mi hanno detto da ragazzino e che per me sono diventate la normalità, che, senza rendermi conto, ancora faccio. Non bisogna sentirsi superiori, ma andarsi a interrogare sulle nostre azioni”.

UN CAMBIAMENTO POSITIVO
Borghi ha raccontato di essere cambiato nel corso degli anni, soprattutto grazie alla sua compagna Irene, che lo ha aiutato a superare certi comportamenti tossici. Ha spiegato: “Abbastanza di recente, grazie alla mia compagna, Irene, che mi costringe ad aprire la testa. È stata lei a farmi notare alcune cose che dicevo e a farmi capire che anche io non ero fuori da certi comportamenti tossici. Di solito non le do ragione, ma poi ci ripenso e capisco che è vero. Quando ascolto i miei dieci amici di sempre, è facile che si dicano delle cose misogine, siamo cresciuti così”.

LA PATERNITÀ E LE EMOZIONI
Infine, Alessandro Borghi ha condiviso la sua esperienza di paternità, sottolineando quanto sia stato sorpreso dalla profondità delle emozioni che ha scoperto di poter provare: “Ho avuto la conferma che non sono una persona ansiosa e non lo sono diventato con mio figlio. Quello che mi ha sorpreso invece è stato scoprire di poter piangere in sette secondi: basta che lui mi guardi negli occhi per qualche istante e sono irrecuperabile. Ovunque mi trovi, mi riempio di lacrime, senza freni, senza controllo…”.

In conclusione, Alessandro Borghi è non solo un attore talentuoso, ma anche un uomo che si confronta con le sfide della vita con sincerità e apertura mentale. La sua partecipazione in Supersex e le riflessioni che ha condiviso mostrano la sua determinazione nel superare gli stereotipi e promuovere una cultura basata sull’empatia e il rispetto reciproco. Sia sullo schermo che nella vita reale, Borghi si conferma come un vero modello di integrità e autenticità.

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