Arianna David: Lotta contro l’anoressia, un percorso difficile e senza fine

ARIANNA DAVID: UNA STORIA DI BATTAGLIA CONTRO L’ANORESSIA

Arianna David, ex Miss Italia 1993, si è aperta al Corriere della Sera raccontando la sua battaglia contro l’anoressia, malattia che l’ha afflitta sin dagli anni giovanili e dalla quale ammette di non essere completamente liberata neanche oggi. La sua testimonianza arriva in un momento di grande sensibilità, considerando le recenti polemiche legate alla cancellazione dei fondi destinati ai disturbi alimentari, un problema ancora troppo spesso sottovalutato e stigmatizzato.

IL RACCONTO DELL’INIZIO DELLA MALATTIA

La storia di Arianna David con i disturbi alimentari ha avuto inizio durante gli anni del liceo, quando il suo corpo ha iniziato a cambiare e lei si è ritrovata a dover fare i conti con la pressione sociale legata all’immagine e alla forma fisica. Nonostante la sua naturale magrezza, la showgirl è stata oggetto di derisione e bullismo da parte dei compagni di scuola, fino a giungere a un peso di 65 chili. È in questo periodo che comincia a sviluppare paure legate al proprio aspetto fisico, anticipando in parte il tumulto interiore che avrebbe caratterizzato i suoi anni successivi.

LA MALATTIA E IL SUO RITORNO

Sebbene inizialmente Arianna sia riuscita a rimettersi in forma con l’aiuto di un medico e a partecipare a Miss Italia con successo, l’anoressia ha fatto la sua comparsa nella vita della giovane donna a soli 21 anni. Un periodo di estrema magrezza e mancanza del ciclo mestruale l’ha spaventata, ma non abbastanza da prevenire ricadute successive, anche dopo le gravidanze. La showgirl ammette di essere fatta di “cristallo”, fragilità che la porta a cascavi più volte a causa degli stati d’animo e dell’autopercezione distorta che accompagna la sua quotidianità. Oggi pesa 47 chili e porta la taglia 34, ma ammette di non provare più piacere nel cibo e di controllare costantemente le calorie.

IL RAPPORTO CON IL CIBO

Nonostante le difficoltà affrontate, Arianna David non ha mai frequentato centri di riabilitazione, sottolineando però l’importanza di strutture pubbliche che possano aiutare chi soffre di disturbi alimentari. La sua testimonianza evidenzia il fatto che, nonostante in molti abbiano l’idea che l’anoressia sia una malattia legata all’aspetto fisico, essa in realtà nasconde un profondo disagio interiore che va oltre la semplice ricerca di magrezza.

IL RUOLO DEI CENTRI DI RIABILITAZIONE

La consapevolezza di essere fatta di “cristallo” e di poter rompersi facilmente è il punto centrale della sofferenza di Arianna David, che ammette di portare dentro di sé i segni dei disturbi alimentari da ormai trent’anni. La sua storia rappresenta un monito sull’importanza di avere a disposizione centri pubblici di riabilitazione per chi come lei ha vissuto e continua a vivere questa difficile esperienza. Controllo costante delle calorie e mancanza di piacere nel cibo sono sintomi che evidenziano come l’anoressia possa diventare una prigione dalla quale è difficile uscire senza adeguata assistenza.

LA CONCLUSIONE

L’esperienza di Arianna David rappresenta un punto di vista autentico e toccante sulla realtà dei disturbi alimentari, ponendo l’accento sul fatto che la sofferenza interna e la percezione distorta di sé stessi sono le vere radici di questa malattia. È un monito che richiama l’importanza di dare maggiore attenzione a un problema che continua a essere stigmatizzato e sottovalutato dalla società.

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