EUROVISION 2024: LA CONTROVERSIA SULLA PARTECIPAZIONE DI ISRAELE
Da quando sono stati annunciati i partecipanti alla prossima edizione di Eurovision, che si terrà a maggio a Malmö, non sono mancate polemiche in merito alla partecipazione di Israele alla kermesse canora, a seguito del conflitto che si sta consumando lungo la Striscia di Gaza. Le proteste finora avanzate non hanno portato ad una decisione netta, come accadde per la Russia nel 2022, esclusa dalla competizione, ma adesso è Israele a far sapere che qualora la canzone portata in gara non dovesse essere accettata, saranno loro a ritirarsi.
IL BRANO CONTROVERSIALE “OCTOBER RAIN”
A salire sul palco dell’Eurovision il prossimo maggio, in rappresentanza di Israele, sarà Eden Golan che porterà in gara la sua canzone “October Rain”. Si tratta di un brano in cui si parla dell’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre, consumatosi a sud di Israele, che ha procurato migliaia e migliaia di vittime. Il conflitto è ancora in corso, ragion per cui, già la partecipazione dello stato israeliano alla kermesse aveva sollevato non poche polemiche, a questo si aggiunge il fatto che la canzone potrebbe avere una chiara connotazione politica, elemento che da sempre è stato rigettato dall’organizzazione dell’Eurovision. Il brano di Golan, in inglese, contiene solo alcune parole in ebraico e attualmente l’Unione Europea di radiodiffusione ha dichiarato di essere in fase di esame del testo e di non aver ancora preso una decisione, aggiungendo: “Se una canzone è ritenuta inaccettabile per qualsiasi motivo, le emittenti hanno la possibilità di presentare una nuova canzone o un nuovo testo, come previsto dalle regole del Concorso”.
ISRAELE MINACCIA IL RITIRO
A questo proposito, anche la posizione della Israele Broadcasting Corporation è piuttosto chiara. “Non c’è alcuna intenzione di sostituire la canzone. Se non verrà approvata dall’Unione europea di radiodiffusione, Israele non potrà partecipare alla competizione” hanno fatto sapere. Secondo il Ministro della cultura israeliano, Miki Zohar, l’idea che il brano possa essere rigettato o non ritenuto idoneo alla partecipazione è “scandalosa” e inoltre, inoltre ha aggiunto nello stesso post pubblicato su X: “È una canzone commovente che esprime i sentimenti della gente e del Paese in questi giorni, e non è politica”.
LA CANTANTE ISRAELIANA IN GARA ED IL SUO LEGAME CON LA RUSSIA
A rendere ancora più particolare il caso, già delicato, della partecipazione all’Eurovision 2024 di Israele, è il fatto che la cantante in gara è un’artista, ventenne, di cittadinanza russa. La giovane, infatti, è cresciuta in Russia ed è risultata vincitrice del concorso nazionale che elegge il partecipante alla gara europea. Nel 2022, l’organizzazione dell’Eurovision, aveva preso immediatamente la decisione di escludere la Russia dall’evento che, quell’anno, si tenne a Torino. In quell’occasione, si ritenne che la presenza di artisti russi, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, avrebbe potuto portare discredito allo show. La domanda sul perché, quindi, non sia stata adottata la stessa ratio nella partecipazione di Israele quest’anno, è piuttosto frequente; la risposta di EBU, l’organizzazione, è stata piuttosto chiarificatrice in merito: “EBU è un’organizzazione apolitica e una competizione tra servizi pubblici televisivi che sono membri dell’organizzazione. Non si tratta di una gara tra governi”.
In conclusione, la situazione attuale vede Israele minacciare di ritirarsi dalla competizione Eurovision Song Contest 2024 qualora il proprio brano, “October Rain”, non fosse accettato dall’organizzazione per presunte connotazioni politiche. La decisione finale sulla partecipazione di Israele alla kermesse canora si fa sempre più incerta, mentre le polemiche e le discussioni sull’idoneità del brano della cantante Eden Golan continuano ad infiammare il dibattito. Resta da vedere come si evolverà la vicenda e se sarà possibile trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti coinvolte.