L’ex re dei paparazzi prosegue lo sciopero della fame e della sete, all’ospedale Niguarda di Milano, dove è ricoverato nel reparto di Psichiatria.
Piantonato e sorvegliato 24 ore su 24, per paura di gesti estremi, nei giorni scorsi sarebbe stato anche protagonista di una serie di atti di autolesionismo subito dopo aver subito che il Tribunale di sorveglianza di Milano gli ha revocato gli arresti domiciliari.
E deve tornare in carcere.
L’ex fotografo non ha il permesso di vedere la televisione o utilizzare il cellulare. Può leggere libri e qualche giornale, ma solo dopo il «filtro» dei sanitari. I suoi legali, tra cui l’avvocato Ivano Chiesa, si sono detti «molto preoccupati per le sue condizioni».