**GABRIEL GARKO: “Ho parlato della mia sessualità per me, non per gli altri. I tabù sono prima nostri”**
Gabriel Garko è il protagonista della nuova fiction Mediaset, “Se potessi dirti addio”, in cui interpreta un uomo che ha perso la memoria e cerca di recuperare la propria vita, scoprendo anche dei risvolti inaspettati. Nell’intervista rilasciata al settimanale Chi, l’attore si è raccontato parlando di questa sua nuova esperienza sul set: “È un ruolo particolare, che mi affascina molto” racconta, oltre della svolta che ha preso la sua vita sin da quando ha iniziato ad essere davvero se stesso.
**IL RITORNO SUL SET DOPO ANNI DI ASSENZA**
Erano sette anni che Gabriel Garko non metteva piede sul set di una fiction tv, ma il ritorno è stato più semplice di quanto potesse immaginare: “È come andare in bicicletta, se ci sali dopo tanto tempo ti basta poco per imparare di nuovo come si fa” racconta al settimanale Chi, aggiungendo: “Ho avuto le stesse paure che ho ogni volta che lavoro e spero di averle sempre, perché significa che mi appassiono. Se non avessi pausa vorrebbe dire che qualcosa si è spento. Questi anni mi sono serviti, perché avevo già deciso di stare lontano dalla recitazione”. In questi anni lontano dai riflettori, dove si è concesso di partecipare solo alle esperienze che più gli erano congeniali ha acquisito nuove consapevolezze: “Sono maturato tantissimo, ho avuto più tempo per metabolizzare, per guardarmi dentro e, oggi, sono più sicuro di me, più centrato”. Alla domanda se è felice, però, risponde così: “Felice è una parola che non mi piace, direi sereno. Perché la felicità dura un attimo, la serenità è più a lungo termine”.
**IL COMING OUT E IL LEGAME CON ROSALINDA CANNAVÒ**
In questi anni, poi, Garko ha avuto modo di confrontarsi con la sua verità, nascosta per troppo tempo. Il suo coming out, infatti, è stato decisivo, soprattutto per rompere dei tabù: “In tante famiglie si parla poco di sessualità, ed è un errore enorme. I tabù sono prima di tutto nostri, la società ne mette tanti perché fanno comodo, ma penso che ciascuno abbia i suoi. La parola normalità è una cosa stupida: quello che per me è normale magari non lo è per te”. L’attore ha poi trattato in maniera più approfondita l’argomento, scrivendone anche in libro, iniziativa che, però, ritiene di aver fatto principalmente per sé:
> Devo confessare che l’ho fatto per me stesso, non per gli altri. Ogni persona deve avere la libertà di fare quello che è meglio per sé. Se fai una cosa con l’idea di essere un modello per gli altri diventi esibizionista, se le fai per te è un sentimento puro.
A proposito di coming out, non poteva mancare la domanda in merito alla gravidanza di Rosalinda Cannavò, che durante la sua permanenza al Grande Fratello, gli ha permesso di raccontare come stessero davvero le cose tra loro, ammettendo di aver costruito un legame per i fotografi, sebbene tra loro sia poi nato un affetto sincero. Garko, quindi, dichiara: “Sono contentissimo per lei, ci sentiamo per telefono e l’ho chiamata appena l’ho saputo, sono molto legato a lei”.
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