Geolier e la polemica del Festival di Sanremo
La scorsa settimana, durante il Festival di Sanremo, il cantante Geolier è stato fischiato durante la sua esibizione. La ragione dietro a questa reazione è stata attribuita al fatto che la canzone interpretata da Geolier non fosse in italiano. Questo ha scatenato una vivace polemica sul significato del Festival e sulle reazioni del pubblico. Vediamo di analizzare più nel dettaglio quanto accaduto e le motivazioni di questa controversia.
PERCHÉ È STATO FISCHIATO?
Premessa: noi avevamo altre preferenze e non ponevamo Geolier in cima alle nostre classifiche ideali, non c’è nulla di male nell’ammetterlo. Però c’è una cosa che non capiamo: perché tutto ciò? Procediamo con ordine e proviamo ad analizzare accusa e difesa, che sono gli elementi fondamentali della vicenda.
PUNTO 1, L’ACCUSA: “SANREMO È IL FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA, LA CANZONE DI GEOLIER NON È IN ITALIANO”
Premesso che la geografia ci suggerisce che Napoli sia ubicata proprio in Italia, proviamo a rispondere in un modo più articolato ma di semplice comprensione. Chiediamo aiuto alla linguistica: che cos’è la lingua italiana? Non è così semplice rispondere, però vi diamo un aiuto: è un’entità nata da una trasformazione e in quanto tale è in continua mutazione. Più la si parla, più si trasforma, non si ferma, sguiscia e si adatta al cambiamento, alle esigenze di chi la utilizza. Vive esattamente così com’è nata.
Punto 2, LA DIFESA: “VOI DEL NORD NON VOLETE CHE VINCA GEOLIER PERCHÉ ODIATE IL SUD!”
Geolier è un trapper, è questo che gli italiani non digeriscono, è che non si è abituati a certi stili, a certi suoni, a certi linguaggi, al di là della lingua. Viviamo ancora con la concezione del famigerato “brano da Sanremo”, una tipologia di canzone fatta con lo stampino come se Sanremo fosse un festival di genere e non di musica in generale.
NESSUNO ANDREBBE FISCHIATO, NESSUNO
Detto ciò, ci siamo dilungati e vogliamo concludere. Fischiare un ragazzo perché si crede che qualcuno meriti più di lui è molto poco elegante. È colpa sua se la sua gente lo ha votato con insistenza? È una colpa essere amato da un popolo che si rivede in lui? È una colpa essere napoletani? No. Allora è stato scorretto demoralizzare un talento emergente, che sentiva la pressione di un palco enorme e non meritava di dover sopportare anche il peso di un immeritato disprezzo. La serata delle cover avrebbe dovuto vincerla Angelina Mango? Siamo tutti d’accordo, senza campanilismo alcuno. Ma Geolier che c’entra? Avete fischiato il sistema, certo, ma su quel palco a esibirsi c’era lui. Lui, un ragazzo di 23 anni che si veste da duro ma che ha dei sentimenti.
Il ragazzo si farà, imparerà anche da questo è crescerà di conseguenza, siamo certi che raggiungerà la fama che merita. Quella che non merita è la fama da impostore, questo no.
Viva Napoli, viva l’Italia e viva la musica.
Così è, se vi pare.