Gerry Scotti è stato ospite a Verissimo, dove ha presentato il suo primo libro e ha spiegato cosa lo ha spinto a scriverlo. Nonostante le numerose richieste che ha ricevuto, soprattutto per una biografia, Gerry ha sempre rifiutato di farlo. Tuttavia, qualcosa ha suscitato la sua curiosità e ha voluto raccontare la sua infanzia attraverso gli oggetti che non esistono più.
Le ragioni dietro la scrittura del libro
Gerry Scotti ha deciso di scrivere il suo primo libro dopo aver ricevuto molte richieste da parte del pubblico. Ha sempre rifiutato di parlare della sua biografia, ma è stato affascinato dall’idea di raccontare la sua infanzia attraverso gli oggetti che hanno segnato quei momenti. Questo è ciò che ha spiegato durante l’intervista a Silvia Toffanin nel video Mediaset.
L’infanzia di Gerry Scotti attraverso gli oggetti
Gerry Scotti ha scelto di raccontare la sua infanzia in modo originale, utilizzando gli oggetti che facevano parte della sua vita ma che oggi non esistono più. Attraverso queste testimonianze materiali, l’autore ha voluto trasmettere al lettore le emozioni e i ricordi legati a quei momenti. È un viaggio nel passato di Gerry Scotti e nel contesto storico in cui è cresciuto.
Un libro per riscoprire il passato
Con il suo primo libro, Gerry Scotti invita il lettore a riscoprire un pezzo di storia personale e collettiva. Attraverso la narrazione degli oggetti, l’autore permette di immergersi nell’atmosfera degli anni passati e di rivivere quei momenti insieme a lui. È un modo per condividere le proprie esperienze e far riflettere sul tempo che è trascorso.
Conclusioni
La scelta di Gerry Scotti di scrivere il suo primo libro è stata motivata dal desiderio di raccontare la sua infanzia in modo unico ed emozionante. Utilizzando gli oggetti del passato, l’autore ha creato un viaggio nel tempo per svelare i ricordi e le emozioni di quei momenti. Un libro che permette di riscoprire il passato e condividerlo con il lettore.