Gli occhi del diavolo: l’horror esorcistico senza paura – Recensione

La Chiesa Cattolica ha deciso di riaprire le scuole di esorcismo per fronteggiare l’aumento globale delle possessioni demoniache. Suor Ann, che ha perso la madre a causa di una violenta schizofrenia, decide di dedicare la sua vita a Dio e si appassiona al tema dell’esorcismo. Nonostante alle donne sia vietato partecipare a tali pratiche, il padre Quinn la ritiene dotata di un potenziale eccezionale e le permette di assistere alle sue lezioni. Ann stringe un legame speciale con Natalie, una bambina posseduta da un demone.

GLI OCCHI DEL DIAVOLO: FINO ALL’ULTIMA PREGHIERA – LA RECENSIONE DEL FILM

Il film “Gli occhi del diavolo” è disponibile su Netflix e si presenta come un horror a tema esorcistico, ma manca di soluzioni interessanti e profondità nel trattare le tematiche. La trama, incentrata su una vicenda dal taglio femminista, non affronta in modo adeguato argomenti complessi. Il film cade quindi nella superficialità, cercando solo di intrattenere senza approfondire.

ANCORA UNA VOLTA

Il regista Daniel Stamm, già noto per “L’ultimo esorcismo”, firma anche questo film. Tuttavia, lo stile di ripresa tradizionale toglie spazio all’immaginazione, rendendo i colpi di scena e gli effetti speciali poco credibili. Il film si rivela facile da guardare ma prevedibile, con un cast che non riesce a rendere credibile la vicenda.

CONCLUSIONI FINALI

In “Gli occhi del diavolo”, manca la vera paura e gli spaventi sono minimi, non riuscendo a terrorizzare il pubblico. La trama, incentrata su una suora alle prese con un caso di possessione, diventa sempre più improbabile. I personaggi monodimensionali e la lotta tra Bene e Male risultano scontati, senza convincere appieno. Il film si riduce a un riciclo di cliché senza originalità né tensione.

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