La nuova stagione di Grey’s Anatomy punta dritto al cuore dei telespettatori e, dopo l’onirico ritorno di Derek Shepherd (Patrick Dempsey), un altro personaggio comparirà nel sogno di Meredith (Ellen Pompeo), ancora tra la vita e la morte a causa del Covid-19. Si tratta di George O’Malley (T.R. Knight), morto nella quinta stagione e presente nel quarto della diciassettesima, che i telespettatori italiani vedranno stasera alle 21 su Fox.
Tra tante incertezze della produzione causa Covid, la gioia di ritrovare un personaggio amato, che ha fatto la storia della serie e la cui drammatica uscita di scena ha fatto versare fiumi di lacrime agli appassionati. Meredith incontrerà George sulla stessa spiaggia sulla quale ha ritrovato il defunto marito e non sarà da sola, perchè con lei ci saranno “idealmente” anche Miranda Bailey (Chandra Wilson) e Richard Webber (James Pickens Jr.), altri membri storici del cast che non potevano mancare in questa reunion.
George darà il suo supporto all’amica, le cui condizioni di salute non migliorano, e i due parleranno di quello che accadde al suo funerale e di quello che a lui manca dell’essere vivo. Cose semplici, come ballare fino allo sfinimento, ridere fino alle lacrime, il cibo, lo scricchiolio dei cereali mentre li mangi, la sensazione del dormire nelle lenzuola pulite e un cuscino su cui poggiare la testa alla fine del una lunga giornata.
Come svelato dalla sceneggiatrice Krista Vernoff, l’idea di riportare in scena personaggi del passato era nata proprio con O’Malley, al quale poi la Pompeo ha proposto di aggiungere il dottor Stranamore. Quanto a T.R. Knight, ha così commentato l’esperienza con Deadline.
“Anche se abbiamo girato a metà ottobre, sto ancora cercando di esprimere a parole quanto sia stata profonda l’esperienza per me. […] Meredith ha questa “visione” di chi sarebbe ora George. George è una persona molto complicata e questo e per questo è stato un grande piacere interpretarlo, ma Meredith vede il meglio di lui: vede il suo umorismo, la sua gentilezza, la sua generosità […] Sappiamo tutti che George aveva anche i suoi difetti, è inciampato molto, letteralmente e metaforicamente, era un po’ passivo-aggressivo, aveva un po’ di rabbia, nutriva rancore un po ‘troppo a lungo, ma questo lo ha reso un personaggio così brillante da interpretare” (Traduzione estemporanea, non legalmente vincolante, di quanto riportato qui)