Guenda Goria svela l’intervento al figlio Noah: craniostenosi e miracolosa guarigione

GIOIA E PREOCCUPAZIONE: LA GRAVIDANZA DI GUENDA GORIA

A pochi mesi dalla nascita di Noah, venuto al mondo lo scorso 25 luglio, l’intervento

Guenda Goria si emoziona fortemente a Verissimo. In tv rivela di aver dovuto far operare il figlio neonato avuto dal marito Mirko Gancitano. A pochi mesi dalla nascita di Noah, venuto al mondo lo scorso 25 luglio, il bimbo è stato sottoposto all’intervento: era affetto da craniostenosi. Il termine medico che indica una serie di anomalie morfologiche del cranio, dovute alla prematura fusione di una o più suture craniche. “Non aveva lo spazio necessario per lo sviluppo del cervello”, confessa la 36enne.

LA GIOIA DI UNA GRAVIDANZA INASPETTATA

La figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria prima parla della gioia per la dolce attesa inaspettata. “Non mi spiego come sia accaduta la mia gravidanza. Ho avuto una gravidanza extrauterina per la quale mi hanno dovuto asportare una tuba. Non potevo restare incinta, motivo per cui avevo smesso di provarci. Quando vuoi essere mamma e non ci riesci è dura, ti crea un vuoto dentro. A un certo punto non so come ho avuto un ritardo e ho fatto il test. Ho visto le due linee e mi sono immobilizzata. Ne ho fatto un altro ed anche quello è risultato positivo. La mia è stata una bellissima gravidanza, è andato tutto benissimo”, racconta.

LA PROVA DIFFICILE DI NOAH

Guenda poi però svela la grande prova affrontata con coraggio. “Noah era sanissimo. Il parto cesareo era andato bene, senza problemi. Dopo poco si sono accorti che la fronte era un pochino schiacciata, motivo per cui abbiamo fatto una visita in neurochirurgia. Dopo tre mesi ci hanno fatto tornare e ci hanno detto che aveva una craniostenosi. Noah non aveva lo spazio necessario per lo sviluppo del cervello. La testolina si era completamente chiusa. Ci hanno detto che bisognava operarlo urgentemente”, confida.

LA FORZA DI UNA MADRE

La Goria si commuove e aggiunge: “E’ stato un momento durissimo. Il giorno dell’operazione ho portato Noah in sala operatoria. Non dimenticherò mai il suo sguardo quando gli hanno messo la mascherina. Ho pregato molto. Dopo quattro ore la primaria di neurochirurgia ci ha detto che l’intervento era andato bene. Racconto qui questa storia perché sei una mamma. In questo periodo abbiamo voluto proteggere Noah il più possibile. Ora sta bene, anche se dobbiamo continuare a fare dei controlli. Fino ai 3 anni dovrà essere attenzionato. Gli copro le cicatrici in testa per proteggerlo, ma so che poi ne andrà fiero”.

L’AMORE DI UNA MAMMA

L’ex gieffina vip sente di avere forza e ringrazia proprio il figlio per questo: “E’ stata una prova dura. Non c’è paragone con le cose che ho affrontato per me, da sola. A un bambino queste cose non dovrebbero succedere. Davanti a lui ho sempre cercato di non piangere e di trasmettergli serenità. Se oggi riesco a raccontare questa esperienza io lo devo a lui, alla forza che ho trovato nell’essere mamma”.

In conclusione, la storia di Guenda Goria e del suo piccolo Noah è un esempio di coraggio, amore e determinazione di fronte alle difficoltà e alle prove della vita. La forza di una madre e l’amore per il proprio figlio sono stati fondamentali per affrontare e superare un momento così delicato. Noah adesso è sano e la famiglia può guardare al futuro con speranza e gratitudine.

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