Il potere della vendetta: intervista a Lino Guanciale e Michele Riondino per “Il Conte di Montecristo”

IL CONTE DI MONTECRISTO: LA SERIE EVENTO SU RAIUNO

Il potere della vendetta ma anche le relazioni, gli intrighi, il perdono e la speranza. Questi sono i temi al centro de “Il Conte di Montecristo“, capolavoro di Alexandre Dumas che arriva su Raiuno da lunedì 13 gennaio in una meravigliosa serie diretta dal Premio Oscar Bille August. Il colossal in otto puntate racconta la storia di Edmond Dantes, che dopo essere stato strappato dalle braccia dell’amata Mercedes per una vendetta viene imprigionato per 15 anni nel Castello d’If. Una parabola la sua che fa riflettere su quanto sia labile il confine tra vendetta e giustizia, argomenti sempre molto attuali.

LINO GUANCIALE E MICHELE RIONDINO, PROTAGONISTI DE’ IL CONTE DI MONTECRISTO

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva gli attori Lino Guanciale e Michele Riondino, nei panni rispettivamente di Vampa e Jacopo. Guanciale ci ha spiegato che interpretare questo personaggio lo ha molto divertito:

“Per chi fa questo mestiere penso che il divertimento sia una nota particolarmente presente. Qui c’era l’occasione di stare in un progetto così importante interpretando un personaggio che si gode moltissimo il momento che coincide con l’opportunità di realizzare un sogno nel cassetto. Se io fossi Vampa avrei adorato l’opportunità di stare in un palazzo come questo (si riferisce a Palazzo Farnese a Roma) a fare finta di appartenere a questo mondo ma soprattutto ad essere così smaccatamente fuori contesto da godermi la reazione di chi mi stava davanti”.

Michele Riondino è Jacopo, il braccio e la mente di Edmond Dantes:

“E’ un’evoluzione del personaggio di Edmond. Jacopo si porta dietro da questa avventura la capacità di ragionare, di sviluppare un pensiero coscienzioso ed è qualcosa che cerca di mettere in pratica anche nel rapporto con il Conte. Loro impostano la loro amicizia perché Jacopo è il manovale, il fuorilegge attraverso il quale poter commettere i crimini, i reati. Nel corso della storia avrà la possibilità grazie alla vicinanza con il carisma di Edmond di sviluppare un pensiero critico”.

IL MESSAGGIO DI DUMAS E LE RIFLESSIONI SUGLI IDEALI DI GIUSTIZIA

Il messaggio che Dumas lancia con la sua opera è che laddove la giustizia terrena sia fallibile, c’è però quella divina. Ma è più utopico pensare che esista una giusta giustizia che ripari i torti subiti o che ci sia invece una giustizia divina? Lino Guanciale fa un’interessante riflessione:

“Pensare che esista una giustizia divina appartiene senz’altro all’utopia se possiamo intendere utopico il fatto di avere fede. Bisognerebbe credere che esista almeno una dimensione in cui ad ognuno torni quello che gli spetta in base a come si è comportato. Quanto alla giustizia degli uomini, non è un’utopia ma è quello che dovrebbe essere. Ci dovrebbe essere la certezza della pena, ci dovrebbe essere un sistema di pene allo stesso tempo umano ma equilibrato, ci dovrebbe essere la possibilità di rieducare anche in modo che chi ha sbagliato possa affrontare un percorso di pagamento dello scotto che ha fatto, ci dovrebbe essere tutto questo. Il condizionale è d’obbligo perché da un lato siamo uomini e donne, imperfetti, dall’altra ci sono epoche auree, epoche che tanto auree non sono da questo punto di vista. Probabilmente viviamo al momento in una delle seconde. D’altra parte se penso al tempo di Dantes forse mi dico che siamo stati fortunati. Credo che l’importante sia essere lucidi e non avere paura di dire come la si pensa riguardo alla realtà in cui si vive. La nostra Costituzione è utopica ma non la cambierei. Bisognerebbe stare in quel solco il più possibile”.

Michele Riondino gli fa eco:

“Ho un bellissimo rapporto con l’utopia. Trovo salvifico pensare ad un’ipotesi felice che possa rappresentare il mio ideale di giustizia. C’era qualcuno che diceva che l’utopia serve ad andare avanti, bisogna credere in qualcosa perché altrimenti si rimane fermi. Credo che l’idea di giustizia sia legato a questo concetto di utopia. Pensare di ottenere giustizia a volte è impossibile però incamminarsi in quella direzione è fondamentale”.

INTERVISTA VIDEO A LINO GUANCIALE E MICHELE RIONDINO PER IL CONTE DI MONTECRISTO

In conclusione, “Il Conte di Montecristo” si presenta come una serie ricca di spunti di riflessione su tematiche profonde e attuali, interpretata da attori straordinari come Lino Guanciale e Michele Riondino, pronti a guidare lo spettatore in un viaggio emozionante alla scoperta dei sentimenti più intensi e delle sfumature dell’animo umano.

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