ALLA CAMERA ARDENTE DI VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA
Il 51enne principe Vittorio Emanuele di Savoia è stato ricordato alla camera ardente presso la Reggia di Venaria Reale, dove sono accorsi tutti i familiari per l’ultimo saluto. Il principe è morto all’età di 86 anni lo scorso 3 febbraio in un ospedale di Ginevra, a causa di un’infezione e dei conseguenti trattamenti.
I familiari sono apparsi profondamente addolorati, in particolare la vedova Marina Doria, che si appresta a compiere 89 anni il prossimo 12 febbraio. Anche il figlio Emanuele Filiberto ha cercato di consolarla durante questo momento di dolore.
La presenza di Clotilde Courau, moglie di Filiberto, e delle figlie Vittoria e Luisa ha contribuito a rendere il momento della camera ardente ancora più toccante.
LA PRESENZA DELLA FAMIGLIA E DELLE FIGLIE
L’intera famiglia di Vittorio Emanuele di Savoia si è riunita per questo doloroso momento. Oltre a Marina Doria e Emanuele Filiberto, erano presenti anche Clotilde Courau, con le figlie Vittoria e Luisa. La presenza di tutti ha testimoniato l’importanza del principe e il legame profondo che li univa.
Clotilde Courau, 54 anni, è giunta da Parigi per partecipare alla veglia funebre prima delle esequie che si terranno il 10 febbraio presso il Duomo di Torino. Le due figlie dell’erede di casa Savoia, Vittoria e Luisa, hanno affiancato la madre e il resto della famiglia in questo momento di lutto.
L’addolorata famiglia è stata fotografata mentre partecipava alla veglia della salma, un momento di grande commozione che ha coinvolto tutti i presenti.
L’ESPRESSIONE DEL DOLORE DI MARINA DORIA
Marina Doria, vedova di Vittorio Emanuele di Savoia, è apparsa particolarmente provata per la perdita del marito. A quasi 89 anni, la Principessa ha vissuto un’intera vita accanto al principe Vittorio Emanuele, ed è evidente come la sua scomparsa abbia colpito profondamente tutta la famiglia.
Anche Emanuele Filiberto ha mostrato tutto il suo affetto nei confronti della madre, manifestando la sua preoccupazione per il suo stato d’animo. In un’intervista al Corriere della Sera, il Principe ha sottolineato la sofferenza della madre: “Mamma è distrutta, tra due giorni spegne 89 candeline. Si erano innamorati da ragazzi a Ginevra ma si erano conosciuti sin da bambini a 12 anni. E hanno vissuto l’uno per l’altro, un’intera vita”.
IL RICORDO DI UNA VITA
La bara di Vittorio Emanuele di Savoia è giunta a Torino dalla Svizzera, avvolta nello stendardo dello stemma sabaudo, in seguito a un lungo viaggio a cui ha preso parte anche il figlio Emanuele Filiberto.
La veglia della salma e la partecipazione di tutta la famiglia e dei parenti hanno testimoniato il profondo affetto e il rispetto per il Principe, celebrando la sua vita e il suo ruolo nella storia del Paese.
Il ricordo di Vittorio Emanuele di Savoia rimarrà nel cuore di coloro che lo hanno conosciuto e amato, e la sua figura continuerà a vivere attraverso i suoi cari e i suoi discendenti.
Questo momento di dolore ha dimostrato quanto la famiglia reale sia unita e forte, affrontando insieme la perdita di una persona cara. Le esequie di Vittorio Emanuele di Savoia rappresenteranno un momento di commiato e di riflessione per tutti coloro che lo hanno amato e rispettato.
La figura del Principe rimarrà indelebile nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di condividere la sua vicinanza, e la sua eredità sarà custodita e tramandata dalle generazioni future.