Indagine su Chiara Ferragni e la truffa del pandoro Pink Christmas

CHIARA FERRAGNI E ALESSANDRA BALOCCO INDAGATE PER TRUFFA AGGRAVATA

La notizia ha scosso il mondo del fashion e dell’imprenditoria italiana: Chiara Ferragni, nota influencer e imprenditrice nel campo della moda, è stata indagata per truffa aggravata nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano sul caso del pandoro “Pink Christmas” prodotto dall’azienda piemontese Balocco. Anche Alessandra Balocco, presidente e ad della Balocco Spa, è stata coinvolta nell’indagine. L’iscrizione è stata decisa dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco.

I RISULTATI DELL’INDAGINE

La decisione della Procura di Milano è stata presa in seguito alle conclusioni dell’Antitrust, che ha sanzionato con oltre un milione di euro due società che fanno capo a Chiara Ferragni e con altri 400 mila euro la Balocco. Questo perché le due aziende sono ritenute responsabili, insieme, della campagna ingannevole con cui è stata pubblicizzata la vendita dei pandoro “Pink Christmas” ad un costo aumentato di due volte e mezzo rispetto al prezzo base del prodotto. La questione riguarda l’aver indotto i consumatori a pensare che, con l’acquisto di ogni pandoro, avrebbero contribuito alla donazione di fondi all’ospedale per bambini Regina Margherita di Torino.

LE ACCUSE E LE PROVE

Secondo l’Autorità garante per il mercato e la concorrenza, la Balocco aveva versato all’ospedale solo 50 mila euro in tutto, sei mesi prima dell’avvio della campagna di vendita del pandoro a novembre 2002. Tra le prove esaminate dall’Antitrust, ci sono le email scambiate tra la Balocco e una società della Ferragni, in cui i rappresentanti della seconda suggerivano come realizzare la pubblicità, nonostante quelli della prima segnalassero il rischio che proprio i loro suggerimenti potessero rendere «ingannevole» l’annuncio.

LA REAZIONE DI CHIARA FERRAGNI

Nonostante le pesanti accuse, Chiara Ferragni ha rilasciato una dichiarazione in cui si dichiara “serena” e afferma di aver sempre agito in buona fede. Ha inoltre espresso piena fiducia nell’attività della magistratura e si è detta pronta a collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile. Tuttavia, Ferragni si è mostrata profondamente turbata per la strumentalizzazione dei media in merito alla vicenda, affermando che alcune notizie diffuse dai media non rispondono al vero.

Dunque, l’indagine della Procura di Milano continua a tenere banco nell’ambito dell’industria italiana, con implicazioni non solo legali ma anche di immagine per le aziende coinvolte. Bisognerà attendere ulteriori sviluppi per capire come evolverà la situazione e quali conseguenze potranno avere le accuse sulla carriera di Chiara Ferragni e sull’azienda Balocco.

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