I Jalisse fanno il loro ritorno al Festival di Sanremo 2024 e nel corso di un’intervista ci hanno raccontato la loro emozione a tornare, dopo 27 anni, sul palco dell’Ariston con ‘Fiumi di parole‘. Un vero successo per loro che sono stati diretti da ben due direttori d’orchestra, Beppe Vessicchio e Leonardo de Amicis. Il duo ha risposto alle domande su cosa hanno provato e se hanno rancore verso chi non ha scelto il loro brano tra i big. Vediamo cosa ci hanno detto.
INTERVISTA AI JALISSE CHE A SANREMO 2024 CANTANO ‘FIUMI DI PAROLE’
Noi abbiamo intervistato i Jalisse e con loro abbiamo parlato della loro carriera e del ritorno a Sanremo. Era il 1997 quando Alessandra Drusian e Fabio Ricci vinsero la kermesse musicale con ‘Fiumi di parole‘.
COME È STATO TORNARE LÌ?
Risponde Alessandra Drusian: “Come è ancora, perché è come se fossimo ancora sul palco. Siamo ancora lì, non siamo scesi. È indescrivibile, adrenalina pura, anche perché tutto si è svolto di corsa, su e giù. Hai presente quando ti manca il fiato? È la stessa cosa salire su quel palco. Come dicevo in conferenza stampa è come se nel momento in cui abbiamo toccato terra da questo volo così, perché è così, è come se 27 anni non fossero mai passati. È come se siamo tornati a casa”.
Aggiunge Fabio Ricci: “A parte i capelli che sono bianchi, perché 27 anni ne sono passati”.
CI HA MESSO LO ZAMPINO FIORELLO, VI HA CHIAMATO? RACCONTATECI.
Fabio Ricci: “C’era l’idea di Fiorello, concertata con Amadeus. E li ringraziamo veramente tanto perché ci hanno regalato un sogno realizzato. È arrivata questa idea, ne hanno parlato con il nostro agente, Pasquale Mammaro, e l’idea era di stare in silenzio e non dire niente a nessuno. Poi è uscita la notizia, e noi a dire spudoratamente no, no, non sappiamo nulla, si parla e si vocifera. Perché volevamo mantenere questa sorpresa di Fiore che ormai ci stava lavorando. Lui l’ha talmente modificata prima diceva facciamo così, no facciamo così, fino alle 19 di ieri.
Noi ci stavamo preparando, alle 19 arriva la comunicazione venite immediatamente qui perché farete il tg1 con Fiore. Siamo stati sul balconcino, il nostro cartonato ma noi con le voci, era proprio una sequenza di sorprese. Poi alle 23.30 con Vessicchio, e poi il terzo con l’esibizione. Quindi hanno regalato una serata ai Jalisse, Fiore e Amadeus. Non abbiamo fatto neanche le prove, proprio perché doveva essere una sorpresa, noi ci siamo affidati all’orchestra, ai vocalist fantastici e al maestro De Amicis. Una vocalist ha fatto il sound check per noi, quindi siamo arrivati e ci siamo sentiti a nostro agio”.
NON C’È NESSUN RANCORE VERSO AMADEUS, SUI GIORNALI SI PARLAVA DEI VOSTRI NO.
Alessandra Drusian: “Vi picchio, ma tanto, tanto. Nessun rancore, Amadeus non sono 27 anni che fa Sanremo quindi dovremmo avercela anche con tutti gli altri direttori artistici ma perché? Perché portare rancore, si vive male con il rancore. Va bene così, va benissimo così”.
Fabio Ricci: “Anche perché noi abbiamo sempre portato il nostro brano e lo faremo anche il prossimo anno, ci sarà Amadeus (glielo auguro) o chissà chi ci sarà. Quindi negli anni precedenti non abbiamo portato la nostra progettualità poi ad un certo punto abbiamo detto, ma diciamolo come mai non riusciamo a passare, qual è la problematica. È stata una richiesta, proprio perché noi amiamo il festival di Sanremo, siamo nati qui, siamo andati all’Eurovision Song contest, con il quarto posto.
Il rispetto totale c’è stato, ieri l’abbiamo provato, abbiamo capito che c’è stato sempre un grande rispetto nei nostri confronti. Rancore assolutamente no, stavamo raccontando che da tante lacrime che abbiamo versato forse sono state quelle la base, quel mare dove poter galleggiare perché sono anche delle esperienze, delle opportunità. Cadere significa anche risalire”.
ULTIMA DOMANDA AI JALISSE DELLA NOSTRA INTERVISTA: QUALE DEGLI ARTISTI IN GARA A SANREMO VI PIACE DI PIÙ?
Fabio Ricci: “Io ieri ho sentito Angelina quando ha cantato il brano del papà, ragazzi io ho avuto una grande commozione perché dentro c’era non soltanto l’interprete che cantava il brano, ma c’era la figlia. E io ho rivisto Pino ieri sul palco, ho sentito ieri la sua forza, la sua energia, il suo animo. Posso dire grazie anche ai Santi Francesi e a Gazzelle che hanno fatto due post molto carini dove hanno dimostrato la loro stima nei nostri confronti. Li ringraziamo fortemente perché non era dovuto”.
Alessandra Drusian: “Ma ti devo dire lei, Angelina Mango, veramente è incredibile, una ragazza così giovane ma così sicura di sé. E sa quello che vuole. È un’artista completa, mi sono piaciuti anche i Santi Francesi”.
In conclusione, il ritorno dei Jalisse a Sanremo è stato caratterizzato da emozioni forti, gratitudine verso coloro che li hanno supportati e nessun rancore verso chi ha fatto delle scelte diverse. Nonostante il tempo trascorso, il legame con il festival di Sanremo è rimasto intatto per il duo, che ha espresso apprezzamento per gli altri artisti in gara.