La Peparini Academy: intervista esclusiva a Beppe Vessicchio

Giuliano Peparini ha da poco realizzato il suo sogno, di aprire a Roma una scuola di arti performative in cui i giovani possano coltivare e far crescere il loro talento. La Peparini Academy ha aperto nel cuore di Roma, nel quartiere Tuscolano, dove Giuliano è nato e cresciuto: un luogo che è un vero e proprio laboratorio di idee tanto che oltre alle sale di danza e arti circensi è presente anche una sartoria. Tra gli insegnanti della Peparini Academy c’è anche Beppe Vessicchio.

INTERVISTA A BEPPE VESSICCHIO, INSEGNATE ALLA PEPARINI ACADEMY

Noi di SuperGuida TV abbiamo intervistato in esclusiva l’ex insegnante di Amici. In merito a questo interessante progetto avviato da Giuliano Peparini ha dichiarato: “E’ nato tutto in modo particolare e vi spiego perché. Il mio collaboratore Andrea Rizzoli ha un figlio che era venuto alla scuola di Giuliano per fare un workshop. Sapendo che erano ormai due anni che stavo cercando di formare una classe di canto con annessa musica corale ha parlato direttamente con Giuliano. Pur conoscendo Peparini da tanti anni non conoscevo questa sua iniziativa e quando me ne ha parlato e ho visto lo spazio con i miei occhi ho subito accolto la proposta di far parte del gruppo dei docenti”.

L’IDENTITÀ DI AMICI E I FINALISTI

E’ sempre difficile per un insegnante oggi consigliare un ragazzo e ancora di più fargli capire se continuare nel percorso che ha intrapreso o al contrario spingerlo a valutare un’altra strada: “In questo paese se un ragazzo non va al Festival di Sanremo non può fare il cantante, se non va ad Amici è inutile che ci provi. In realtà, cantare, suonare e danzare deve essere una conquista personale. Poi se questo ti permetterà di evolvere e di avere la fortuna di trasformarlo in un lavoro vorrà dire che hai fatto bingo. Spesso il talento da solo anche se estremamente importante potrebbe non bastare soprattutto quando a mancare è la consapevolezza delle proprie abilità e soprattutto del linguaggio”.

Giuliano Peparini ha ricreato così l’atmosfera della scuola di Saranno Famosi. All’epoca infatti prima che diventasse Amici, ogni allievo che entrava nella scuola doveva essere completo, gli si richiedeva cioè di saper ballare, cantare e anche recitare. Chiediamo a Beppe Vessicchio se Amici con il tempo abbia perso la sua identità: “Amici è prima di tutto un programma televisivo così longevo che sarebbe da studiare perché non esiste paragone con altri. Negli anni, il talent ha dovuto cambiare pelle e ha dovuto rinnovarsi. Maria De Filippi in questo è la numero uno. Io stesso ho diretto per anni un’orchestra ad Amici ma oggi è scomparsa. I musicisti che hanno lavorato in quell’orchestra mi continuano a ripetere che per loro è stata un’esperienza importante che li ha arricchiti”.

Ad un passo dalla finale di Amici, non potevamo non chiedere a Beppe Vessicchio un parere sui finalisti della categoria canto. L’ex insegnante di Amici ha ammesso: “L’anno scorso non avevo dubbi che avrebbe vinto Angelina Mango. Quest’anno ci sono più parità anche se nel corso del tempo ho imparato ad essere prudente. Molto spesso chi vince dura due o tre anni e poi finisce nelle retrovie. Vincere Amici e affrontare la realtà musicale è bello e importante ma è meglio mantenere i piedi per terra perché il mondo esterno deve essere affrontato con tutti i mezzi per rimanere a galla”.

IL TALENTO TRA GLI STUDENTI E GLI ANEDDOTI DI BEPPE VESSICCHIO

A conclusione della chiacchierata, gli abbiamo chiesto se durante gli anni come insegnante ad Amici non abbia saputo cogliere un talento in particolare. Vessicchio ha risposto così: “Gianluca Merolli era molto bravo ma la sua evoluzione è stata poi inaspettata. Lui aveva un talento che non ho intravisto subito ma poi ha lavorato e il risultato si è visto. Mi è capitato una volta che un cantante del Teatro La Scala mi disse di aver partecipato alle selezioni e che io gli avevo preferito un altro cantante lirico. Sono rimasto perplesso perché facevo fatica ad inquadrarlo. Lui stesso poi ha riconosciuto che in quel momento avevo fatto bene a fare un’altra scelta. Gioisco quando vedo i successi di Emma, Alessandra e Annalisa. Annalisa veniva ai provini e io la facevo passare sempre ma allo stage finale finiva per stare nelle retrovie. A me dispiaceva che fosse una riserva perché sentivo che avevo grandi capacità. Con il tempo però ha preso consapevolezza di sé stessa e delle sue capacità. Da quel momento, tutto è cambiato a suo favore”.

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