LA ZONA D’INTERESSE: UN CAPOLAVORO DI JONATHAN GLAZER
La zona d’interesse, ultima fatica cinematografica del regista Jonathan Glazer, è finalmente disponibile in streaming su Sky e Now. Questo film, vincitore di due premi Oscar nel 2024 nelle categorie Miglior Film Internazionale e Miglior Suono, è un’opera magistrale liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Martin Amis. La storia raccontata in questa pellicola è raccapricciante e scuote profondamente lo spettatore, ricordandogli l’importanza di non dimenticare mai le atrocità commesse ad Auschwitz. Senz’altro, si tratta di un lungometraggio da non perdere per nessun motivo.
LA TRAMA E I PROTAGONISTI
La trama de La zona d’interesse segue la famiglia degli Höß, una famiglia tedesca composta dal comandante delle SS Rudolf, da sua moglie Hedwig e dai loro numerosi bambini. Nonostante vivano in una graziosa villetta circondata da un bel giardino e una piscina, l’orrore è sempre presente a pochi metri dalla loro abitazione: il campo di concentramento di Auschwitz. Il film si concentra sulle quotidiane vicende di questa famiglia e sulla loro apparente indifferenza nei confronti delle atrocità commesse proprio di fronte a loro.
LA REGIA E L’UTILIZZO DEL SONORO
Jonathan Glazer, con la sua regia meticolosa, riesce a trasmettere al pubblico le sensazioni e le emozioni dei personaggi attraverso il suono. I rumori del campo di concentramento, seppur ovattati, sono sempre presenti e generano immagini invisibili ma devastanti nella mente dello spettatore. Anche gli spazi della casa e del giardino assumono una connotazione claustrofobica, riflettendo l’eterno vicinato al dolore ignorato dalla famiglia degli Höß.
LA BANALITÀ DEL MALE
Un tema centrale del film è la banalità del male, concetto teorizzato da Hannah Arendt. I protagonisti appaiono come persone ordinarie, capaci di manifestare il male senza rendersene conto appieno. Le conversazioni tra i membri della famiglia sono fredde e distaccate, sottolineando l’indifferenza emotiva di fronte alle atrocità circostanti. La normalizzazione della loro agghiacciante routine emerge costantemente, rivelando l’assenza di empatia e di consapevolezza nei confronti degli orrori a cui sono vicini.
CONCLUSIONI
La zona d’interesse è un film che riesce a raccontare gli orrori dei campi di concentramento senza mostrare esplicitamente le scene più cruente. La potenza dei suoni e delle immagini invisibili evocano un senso di terrore e sconvolgimento già dai primi istanti del film. Questa opera cinematografica è impossibile da dimenticare una volta vista, lasciando un’impronta indelebile nella mente degli spettatori. Jonathan Glazer ha creato un capolavoro che rimarrà nella storia del cinema per la sua potenza emotiva e narrativa.