Le indagini di Lolita Lo Bosco stanno per ripartire. Da lunedì 4 marzo 2024, in prima serata su Rai1, parte la terza stagione della Fiction con Luisa Ranieri, Giovanni Ludeno, Jacopo Cullin, Bianca Nappi, Maurizio Donadoni, Lunetta Savino e in queste nuove puntate vedremo anche Daniele Pecci. Tante le novità che ci aspettano nei nuovi episodi della serie, che sarà trasmessa in quattro prime serate sulla Rete Ammiraglia Rai. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle avventure del vicequestore Lolita.
LE INDAGINI DI LOLITA LOBOSCO: LA TERZA STAGIONE IN ONDA DAL 4 MARZO 2024 SU RAI1
È stata presentata oggi, in Rai, la nuova stagione de Le Indagini di Lolita Lobosco. Luisa Ranieri e i suoi stretti collaboratori della polizia di Bari ci faranno compagnia per quattro prime serate, in onda su Rai1.
Nella terza stagione della Fiction ci saranno tante sorprese, nuovi casi e nuovi personaggi. Ci sarà una sola e unica costante, Lolita e il suo desiderio di essere sempre fedele a se stessa. Durante la conferenza stampa, l’attrice Luisa Ranieri ha dichiarato di essere molto affezionata alla Lobosco, per cui prova una grande tenerezza – non compassione – un grande affetto e a cui deve tantissimo, professionalmente e personalmente. La Ranieri ha raccontato di aver un’idea ben chiara del suo personaggio e di vederla sempre la donna che è, ovvero una persona che vuole forti emozioni e che non ha paura di lanciarsi nel vuoto, soprattutto in amore, se crede che ne valga la pena. Lolita non è un personaggio canonico ma uno fuori dalle righe, che a volte stona, soprattutto in un ambiente maschile com’è la centrale di polizia di Bari, ma è anche una donna pronta a non rinunciare a quello che ha conquistato con fatica, in tutti questi anni, che l’hanno portata a riscoprire il suo legame con la sua città natale, diversa, cambiata ma in cui sono ancora radicate tradizioni, difficili a volte da comprendere e accettare.
LE INDAGINI DI LOLITA LOBOSCO 3: ECCO TUTTE LE NOVITÀ DI QUESTA STAGIONE
Nella terza stagione de Le Indagini di Lolita Lobosco a crescere non sarà solo Lolita ma tutti. La protagonista potrebbe pure credere nuovamente all’amore grazie a un nuovo personaggio, Leon, interpretato da Daniele Pecci, un vedovo dall’animo artistico, che si trasferirà a Bari insieme alle sue figlie adolescenti e che si incontrerà e si scontrerà con Lolita, facendole ribattere il cuore. E Angelo? L’amore di una vita tornerà anche in questa stagione, con qualche altro puntino da mettere sulle “i”, di una faccenda che ha fatto soffrire la nostra protagonista e che ancora è una ferita aperta. Leon riuscirà a farle dimenticare Angelo e a convincerla di aver trovato l’uomo giusto da avere accanto?
Novità in arrivo anche per altri personaggi della Fiction. Antonio si troverà a dover gestire una Porzia pronta a laurearsi e tesa come una corda di violino. Il Forte non potrà fare passi falsi e dovrà guardarsi dal commettere errori che possano costargli caro. Lello invece, molto più maturo e decisamente molto più complice con Lolita, si preparerà a diventare padre, di due gemelli. Marietta sarà sempre la confidente di Lolita e guarderà sempre la sua amica con gli “occhi da PM”, capaci di scrutarla nel profondo. E con questi occhi ci sarà ancora la sua spensieratezza e il suo desiderio di rincorrere la felicità, incurante di ogni tipo di convenzione sociale. Nunzia e Carmela lasceranno la loro casa di una vita e apriranno un agriturismo insieme a Trifone, sempre più legato a Nunzia, con cui ha cominciato una storia d’amore in cui l’età non conta, tenera e complice.
L’interprete di Trifone, l’attore Maurizio Donadoni, ha raccontato la grande complicità di tutti sul set, ritrovata e consolidata anche grazie alle sapienti mani del nuovo regista Renato Di Maria, che si è trovato con il non facile compito di guidare una squadra già rodata da due stagioni e che ha confessato pure di aver avuto molta paura di guastare il lavoro fatto fino a ora e di non essere all’altezza del suo compito. Ma questo non solo non è avvenuto ma per ammissione di tutto il cast presente in conferenza, la coesione era tale che a volte si faceva fatica, e si fa ancora, a capire se si stia o meno recitando.