LUCE CAPONEGRO, DA SELEN ALL’ISOLA DEI FAMOSI: UNA STORIA DI RINASCITA E CRESCITA PERSONALE
Reduce dall’Isola dei Famosi, anche se non è durata tantissimo: che esperienza è stata per lei?
“Una volta uscita dal reality sono stata sommersa dai messaggi dei miei followers, amici e conoscenti, tutti che mi scrivevano che ero uscita troppo presto. C’erano rimasti così male che mi hanno confessato che dopo la mia eliminazione avevano smesso di guardare l’Isola. Pare che i dati Auditel indichino che la settimana in cui ci sono stata io è stata la più vista. Magari è solo un caso ma tant’è!”.
AVEVA UNA STORIA DA RACCONTARE E UN VISSUTO
“Avevo una storia da raccontare certo, solo che non ho avuto la possibilità di farlo, e questo mi dispiace. È un po’ il mio rammarico, per il resto è stata un’esperienza bellissima, formativa e catartica. Penso che tutti dovrebbero farla almeno una volta nella vita”.
COSA LE HA FATTO DIRE DI SÌ?
“Sicuramente il fatto di stare a contatto con la natura, senza distrazioni e la confusione a cui siamo abituati. Intendo senza onde elettromagnetiche di vario genere, no cellulare, no computer, no auto, no inquinamento acustico e smog e distrazioni di tutti generi, scadenze e problemi da risolvere. Tutto lo stress del nostro quotidiano. Io in particolare come imprenditrice ne so bene qualcosa, ma vale anche per chi lavora come dipendente e che ha una famiglia”.
“Quando ti riappropri della tua semplicità col minimo indispensabile alla sopravvivenza, a contatto con la natura, ti si apre un dialogo interiore profondo, tangibile, reale. Un dialogo con te stesso e anche con Dio o con l’energia universale. Ognuno la può chiamare come vuole, ma di quello si tratta”.
“Questa forma di chiarezza mentale e intima l’hanno provata molte persone sull’Isola, mi viene in mente Bastianich ad esempio, lui stesso ha ammesso che quello che lo ha colpito è la chiarezza con cui parli con te stesso. Questa cosa difficilmente la sperimentiamo nella vita di tutti i giorni, nella nostra società odierna così piena di distrazioni”.
“Il rovescio della medaglia è che l’Isola è un reality estremamente difficile, devi procacciarti da mangiare e accendere un fuoco con cui cucinare il cibo. Io in una sola settimana ho perso 4 kg. Da giovanissima a 18 anni avevo già vissuto un’esperienza simile, ho girato il mondo on the road con un sacco a pelo facendo l’autostop, mangiando quello che si trovava in natura o ciò che ti regalavano. Sono andata anche in India per più di un mese con solo 500,000 lire in tasca, la nostra vecchia moneta che equivale a circa i 250 € di adesso. Quell’esperienza mi diede un senso di libertà unico”.
“Anche l’isola è stata un’esperienza unica, profonda e mi ha fatto mettere in discussione diverse cose della mia vita che già mi stavano strette. Quando sono tornata a casa ho proprio sentito la necessità di fermarmi, di fare una mappa dei miei desideri. Ho lavorato su me stessa chiedendomi esattamente chi sono e cosa voglio portare in questa terra e cosa mi voglio riportare nell’aldilà come crescita d’anima. Adesso sto lavorando per cambiare determinate cose, ci vuole sempre tanto coraggio nei cambiamenti ma adesso mi sento pronta”.
“Posso solo che ringraziare Mediaset e Banijay per l’opportunità che mi è stata data. Mi dispiace solo del fatto che avrei potuto dare tanto rimanendo più a lungo. A questo punto mi propongo per Pechino Express per rifarmi. (ride, ndr)”.
COSA PENSA DELLA CONDUTTRICE VLADMIR LUXURIA, DEGLI OPINIONISTI E DI ARAS CHE HA VINTO IL PROGRAMMA?
“Vladimir l’ho trovata piena di entusiasmo, lei l’isola l’aveva fatta come concorrente e poi come opinionista. Prima dell’inizio del programma ci ha voluto conoscere tutti parlando personalmente con uno ad uno. Gli opinionisti erano giusti: a volte la Bruganelli un po’ di parte e comunque sempre acuta e mai banale e Dario bravo ma secondo me dovrebbe sciogliersi un po’”.
“Quando sei sull’Isola ti rendi conto della macchina che c’è dietro a questo reality, dagli autori, i tecnici, gli infermieri, i medici, i tecnici della sicurezza e tanto altro. Oltre 100 persone che ci lavorano. Una roba pazzesca, da non credere. Mettere insieme tante teste, creare sinergie non è un gioco da poco e io sono molto felice di aver fatto questa esperienza e la rifarei”.
HA DICHIARATO CHE IL PUBBLICO FORSE NON L’HA SALVATA PERCHÉ ERA DA TANTO LONTANA DALLA TV E CHE VOLEVA RIMANERE PERCHÉ STAVA VIVENDO UN MOMENTO DIFFICILE DA UN PUNTO DI VISTA ECONOMICO
“Sono una mamma single, mi sono rimboccata le maniche, ho fatto da padre e da madre a mio figlio, e non è stato facile. La responsabilità di tutte le scelte prese da sola. Ho vissuto anni molto difficili. Oltre a delusioni amorose cocenti, compagni che hanno lasciato dissesti economici. La mia famiglia mi è stata molto vicina, mamma e papà, ho potuto contare sul loro aiuto. Inoltre essere un’imprenditrice in Italia non è facile, esserlo da donna, mamma e single è ancora più difficile. Spero di aver insegnato a mio figlio quanto è importante non scendere a compromessi e dare il tutto per tutto, non arrendersi mai e non abbattersi di fronte alle difficoltà. Gabry ha quasi 18 anni, credo di aver fatto un buon lavoro come mamma. Oggi vorrei essere più libera, avere più tempo per me stessa, coltivare le mie passioni e avere una sicurezza diversa, inizio ad avere un’età che anche le forze cambiano. Non voglio più solo lavorare e accudire mio figlio. Mi vorrei dare il tempo anche per conoscere un compagno di vita”.
PARLANDO DELLA SUA CARRIERA, LEI ARRIVA DAL MONDO DELL’HARD. COME SI È AVVICINATA A QUESTO MONDO E COME NASCE IL NOME SELEN?
“Io non rinnego nulla, quella è stata un’esperienza vissuta da giovane, che ho fatto con un senso di ribellione e ricerca della libertà. Una sognatrice che voleva uscire da quella che era una cultura piuttosto ipocrita, perbenista, piena di censura. Gli anni ’80, ’90, erano per certi versi molto più belli di quelli che i giovani stanno vivendo adesso ma è anche vero che non dobbiamo dimenticare la parte più oscura di quell’epoca. C’era tanta ipocrisia, un falso perbenismo portato davanti a tutto. Io sono una persona molto etica e che crede nei valori veri, quello che mi dava fastidio e mi dà fastidio tutt’oggi, sono i vizi privati e le pubbliche virtù. Io non mi sono mai nascosta dietro un dito. È difficile trovare scheletri nel mio armadio e di questo sono contenta”.
“Ma quanti possono dire altrettanto delle loro vite? Quello che ho fatto, l’ho fatto come forma di ribellione, come ricerca di bellezza e sensualità in un momento in cui nei confronti della sessualità c’era tanta censura. Poi ero curiosa di vivere una vite al limite, “una vita piena di guai” come cantava Vasco. Oggi la cultura è cambiata, c’è molta più libertà e non lo rifarei più. Non è un rinnegare, ma è una consapevolezza, un rivedere una scelta e le conseguenze che ne sono scaturite. Il nome Selen in greco vuole dire Luna, e lei era la mia parte oscura. Io sono battezzata Luce ed è così che sono oggi più che mai. Ho fatto della consapevolezza la mia bandiera come prima l’avevo fatta della libertà. All’epoca avevo bisogno di esplorare la parte più lunare di me, legata alla sessualità, alla femminilità e alla trasgressione come forma di ricerca e apertura della coscienza. Avevo bisogno di andare oltre”.
“La femminilità è tutt’ora una caratteristica che mi appartiene e oggi riesco a inglobare in me la sensualità di Selen e la consapevolezza di Luce. Non mi piace essere relegata a Selen come immagine trasgressiva. Oggi se c’è più libertà nei confronti della sessualità è anche grazie a me. È una cosa che in tanti mi riconoscono”.
QUAL È LA CRITICA CHE LE HA FATTO PIÙ MALE, IL COMPLIMENTO PIÙ BELLO E IL CONSIGLIO CHE HA RICEVUTO E CHE LE È SERVITO?
“Un complimento che mi ha molto colpito, mi è stato fatto da giovane quando puntavo tutto sulla mia fisicità, da Diego Dalla Palma, una persona estremamente intelligente. Mi disse, dopo una lunga intervista che mi aveva fatto, guardandomi negli occhi: “I tuoi figli possono essere orgogliosi di te” e lo sono, e L’altra più personale:”’Tu hai una forza che nessuno e ne’ il tempo potrà portarti via e con la quale puoi fare ciò che vuoi. E’ la tua intelligenza! non lo scordare mai”.
“La critica è quasi sempre riferita al mio lavoro giovanile, all’hard, sono quelle che mi hanno ferito di più. A volte poi mi sono resa conto che erano frutto di una frustrazione personale di chi me le ha rivolte. Un consiglio che mi è stato dato da giovane, e che ho utilizzato spesso nella vita è quello di fare ogni tanto un reset del nostro sistema di credenze, un po’ come ho fatto anche “all’isola”, andare alla base, tenere solo le cose importanti e basilari sia fisicamente che a livello emotivo ed energetico. Valutare tutto a livello di energia, ci fa capire le priorità. Proprio parlando dell’Isola, io avevo bisogno nella mia vita di quel reset. Pensavo di ritornare dall’Isola con più soldi e invece ho trovato più consapevolezza. Devi capire chi sei, la vera scelta la prendi lavorando su ciò che sei non su ciò che vuoi ottenere, quella è una conseguenza”.
Una curiosità: cosa ha comprato col suo primo guadagno?
“Da giovanissima quindi? Non ne ho memoria, sono passate troppe primavere (ride, ndr)”.
HA VISTO LA SERIE NETFLIX SU ROCCO SIFFREDI? LE PIACEREBBE FARE UNA SERIE SUL SUO PERSONAGGIO?
“Sì molto, mi proposero qualcosa qualche anno fa, all’epoca non avevo la testa per pensare a questo. Avevo appena iniziato a fare l’imprenditrice, devo dire che in realtà non ho neanche valutato più di tanto la proposta. Negli ultimi 18 anni ho avuto un bel po’ di cose da fare: crescere un figlio, studiare il mondo dell’estetica e del benessere. Oggi sono una esperta di metodologie anti age. Questa è stata la mia volontà 18 anni fa, quella di cambiare completamente lavoro. Ogni tot di anni ho bisogno di cambiare pelle e crescere come essere umano. Se ci limitiamo a vivere la stessa vita con lo stesso lavoro e tutto sempre uguale per quanto mi riguarda è un limite”.
COSA PENSA DI ONLYFANS?
“Penso che ognuno può fare ciò che crede e non dovrebbe per questo essere giudicato. Il fatto che ci siano tante ragazze giovani però mi spaventa. Dipende poi da quello che viene fatto. C’è chi mette solo foto in costume e vabbè! Ma chi si spinge oltre? Io voglio esortarle a pensare che quella parte la vedrà chiunque e la vedrà per sempre. Sono cose che poi con il tempo ti segnano, ti etichettano. Purtroppo io lo so perché l’ho sperimentata in prima persona in altro ambito. Quello che vorrei dire a queste ragazze è di stare attente, perché questa cosa vi preclude molte cose: è un attimo bruciarsi, i soldi facili non esistono senza pagarne un prezzo a volte troppo salato”.
LE PIACEREBBE FARE ALTRI PROGRAMMI COME IL GRANDE FRATELLO, BALLANDO, PECHINO EXPRESS?
“Assolutamente sì. Mi piacerebbe tantissimo. A Pechino Express andrei con Matilde Brandi oppure con mio figlio. Con Matilde c’è stata un’intesa immediata, ci siamo trovate fin da subito. Mi piacerebbe vivere allo stesso tempo un’esperienza così forte anche con mio figlio, potremmo mettere a prova la nostra connessione”.
COSA SI AUGURI PER IL FUTURO E COSA VUOL FARE DA GRANDE?
“Mi auguro di poter viaggiare, sono tanti anni che non viaggio, magari con mio figlio. Il viaggio è fantasia, esplorazione, rilassatezza, energia vitale che ti entra dentro. È da tanti anni che non mi concedo una vacanza e ne avrei proprio bisogno. Quindi per il futuro mi auguro di risolvere i miei problemi economici e di poter viaggiare”.
“E poi mi sento pronta ad innamorarmi. L’amore vero arriva quando stai bene, non voglio incontrare il principe azzurro che viene a salvarmi, voglio un compagno di vita che abbia il mio stesso linguaggio, i miei stessi valori, una persona con cui ridere e potermi divertire: voglio un complice. In questi anni mi sono dedicata molto alla crescita di mio figlio, alla crescita personale e alla cura degli altri nel mio centro benessere. Ho studiato tantissimo. Sono diventata anche master PNL alla Libera Università di crescita evolutiva di Lucia Giovannini e Nicola Riva. All’inizio avevo delle dipendenti ma poi più studiavo e facevo corsi (ne ho fatti quasi 50) era diventato impossibile trovare personale dipendente altrettanto formato. Così dopo aver tentato di formarne alcune mi sono rassegnata ed ho capito che dovevo cambiare modo di lavorare. Oggi ho inserito tutte le mie competenze di questi ultimi 18 anni in rituali corpo e viso estremamente efficaci. Lavoro con meno clientela ma più selezionata, distinguendomi per una maggiore attenzione alla cliente e più qualità. Nel reparto olistico ho creato un percorso che si chiama “Trasforma la tua vita”, dove si unisce meditazione, massaggio e coaching con lo scopo di trovare più equilibrio e consapevolezza. E per ultimo ma non per importanza mi sono specializzata in Tricopigmentazione, un trattamento estetico che prevede il ricreare un effetto di capelli rasati su chi ha perso i capelli, inoculando dei pigmenti dermocompatibili con un Dermografo. E’ un trattamento prevalentemente maschile ma anche femminile visto che anche le donne possono avere problemi di diradamento che ben si camuffa con questo trattamento. Siccome sono una perfezionista maniacale mi viene particolarmente bene. E poi si addice alla mia cultura. Quando faccio questo trattamento mi sento come un monaco buddista che crea il suo mandala”.