”MI HA TRADITA SPORGENO DENUNCIA CONTRO DI ME”: LA VERITÀ DI LULÙ SELASSIÈ
La sedicente principessa 26enne, Lulù Selassiè, torna a parlare della condanna di stalking di 1 anno e 8 mesi, pena sospesa, nei confronti dell’ex Manuel Bortuzzo. La giovane racconta la sua verità a Fanpage, smentendo categoricamente quanto ha dichiarato il nuotatore 25enne.
UNA STORIA DIVERSA
Lucrezia Selassiè afferma di aver vissuto una relazione molto diversa da quella descritta da Manuel Bortuzzo. La ragazza racconta che dopo la sua partecipazione al GF Vip, le cose sono cambiate radicalmente: “Stavamo benissimo, sono andata a vivere da lui e sognavamo di prendere casa insieme. Avevamo una storia normale, ci dividevamo tra lavoro, amici e famiglia. Tuttavia, il 25 aprile lui ha annunciato la fine della nostra relazione tramite una storia su Instagram, senza avvertirmi. Nonostante un tentativo di chiarimento da parte mia a Roma, lui ha deciso di non incontrarmi e mi ha bloccata ovunque”.
LA SCELTA DEL RITO ABBREVIATO
La Selassiè nega fermamente le accuse di stalking e spiega la sua scelta di optare per il rito abbreviato: “Volevo chiudere rapidamente questa vicenda, considerando i tempi lunghi della giustizia italiana che avrebbero potuto crearmi problemi lavorativi, cosa che è comunque successa a causa del braccialetto elettronico”.
LA VERITÀ SULL’AGGRESSIONE
La giovane ribadisce che la relazione con Bortuzzo era terminata già a gennaio 2024 e che successivamente è stata ricontattata da lui per una visita a Madeira. Lulù sottolinea che era Manuel a voler mantenere segreta la loro relazione e che ha sofferto molto per la situazione. La ragazza si prepara ad affrontare il processo di Appello per dimostrare che il nuotatore non aveva motivo di temere per la propria incolumità.
LE RIPERCUSSIONI FAMILIARI
Lulù Selassiè confessa che la cosa che le ha fatto più male è stata la denuncia di Manuel, che ha coinvolto anche la sua famiglia: “Mi ha tradita, mettendomi in guai legali insieme alla mia famiglia. Questa vicenda ha avuto ripercussioni anche sulle mie sorelle e i miei genitori che sono testimoni della nostra relazione. Il mio errore è stato quello di dare troppo amore a una persona che non me ne ricambiava”.
LA RESPONSABILITÀ DELLA SEDICENTE PRINCIPESSA
La ragazza ammette di aver vissuto una relazione tossica e di aver commesso errori, ma respinge le accuse di minacce e aggressioni fisiche: “Sono responsabile di aver vissuto una relazione folle e tossica, ma non mi assumo la responsabilità di averlo minacciato né di averlo mai aggredito fisicamente. Non mi sento una stalker, questo termine non mi rappresenta”.
CONCLUSIONI
Lulù Selassiè mostra la sua versione dei fatti riguardo alla condanna per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo. La giovane si prepara ad affrontare il processo di Appello per dimostrare la sua innocenza e ribadisce che non è una stalker, nonostante le accuse mosse dall’ex compagno. La verità su questa vicenda si sta delineando attraverso le testimonianze e le difese dei due coinvolti, lasciando spazio a un’analisi più approfondita da parte della giustizia italiana.
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