MELISSA SATTA: UNA VOCE CONTRO LA VIOLENZA MEDIATICA
La showgirl 38enne, Melissa Satta, ha deciso di alzare la voce contro la violenza mediatica di cui è stata vittima. In un’intervista a Verissimo, ha espresso la sua indignazione per essere stata definita “sex addicted”, una persona dipendente dal sesso.
“Sono stanca di queste etichette ingiuste e infondate”, ha dichiarato con fermezza la Satta. “È una cosa personale, anche se fosse vera, come possono saperlo?”. La showgirl ha evidenziato il danno psicologico subito a causa di queste accuse infamanti.
LA LACRIMEVOLI ACCUSE E LA VIOLENZA PSICOLOGICA
Melissa Satta ha raccontato di aver vissuto un vero e proprio calvario mediatico durante la sua relazione con Matteo Berrettini, che si è conclusa di recente. “Mi hanno accusata di aver fatto finire la sua carriera, parole violente che hanno ferito profondamente”, ha dichiarato la showgirl.
La Satta ha sottolineato che le parole hanno un peso e che le accuse infondate hanno rappresentato una forma di violenza psicologica nei suoi confronti. “Non posso accettare che venga arrecato un tale danno alla mia reputazione e alla mia dignità”, ha affermato con determinazione.
LE PRIORITÀ DELLA VITA: LA FIGLIA E LE SCELTE GIUSTE
La showgirl ha spiegato che, nonostante la fine della relazione con Berrettini, non guarda al passato con rancore. “In questo anno ho conosciuto un mondo bellissimo, ma ora le mie priorità sono diverse. Voglio dedicarmi completamente a mio figlio Maddox”, ha dichiarato la Satta.
Melissa ha chiarito che la sua vita ruota attorno al figlio e che tutto il resto passa in secondo piano. “Sono felice che Matteo sia tornato a giocare e che abbiamo vissuto momenti bellissimi insieme, ma ora la mia famiglia è la mia priorità assoluta”, ha concluso la showgirl.
In un momento in cui le pressioni mediatiche e sociali sembrano sempre più insostenibili, Melissa Satta si erge come un esempio di determinazione e resilienza. La sua voce contro la violenza mediatica rappresenta una denuncia necessaria e un monito contro la manipolazione e il giudizio superficiale.