NICK E NOAH: LA LORO STORIA CONTINUA
In seguito ai pur convulsi e drammatici eventi del precedente film, la relazione tra Nick e Noah sembra inattaccabile e questo nonostante i ripetuti tentativi da parte delle rispettive famiglie di portare, in un modo o nell’altro, alla loro rottura. Nick è determinato a rafforzare il suo legame con Noah e a dimostrare di non essere più il ragazzaccio di un tempo: ovvero il bad boy interessato alle risse, alle corse in macchina e alle facili avventure.
È colpa tua? Nick comincia a lavorare presso lo studio legale di suo padre, segnale del suo tentativo di cambiar vita, dove si trova a collaborare con Sofia, un’affascinante collega. Un motivo di crescente gelosia per Noah, che nel frattempo ha iniziato a frequentare il college e condivide un appartamento con Briar, ignara che la sua nuova coinquilina nasconda qualcosa di misterioso.
LA RECENSIONE DI “È COLPA TUA?”: COME PRIMA, PIÙ DI PRIMA
Dato il grande successo di visualizzazioni, soprattutto tra il pubblico di adolescenti (ma non solo), era scontata la messa in cantiere di un sequel ed ecco così che a poco più di un anno di distanza da È colpa mia? (2023) è sbarcato su Amazon Prime Video il secondo episodio del franchise, tratto come il predecessore dalla serie di romanzi best-seller di Mercedes Ron.
Libri che hanno ottenuto un clamoroso successo di pubblico seguendo la scia dei vari 50 sfumature…, adattando però il torbido contesto a personaggi poco più che liceali, alle prese con sesso facile e crimini assortiti in un immaginario contemporaneo che si rende sempre più desolante, soprattutto quando personaggi come questi diventano modelli da seguire e/o addirittura idolatrare. Senza addentrarci in analisi sociologiche di sorta, È colpa tua? segue le linee guida del capostipite, limitandosi come spesso accade nei capitoli 2 ad introdurre la prima vera crisi di coppia tra i due protagonisti.
VECCHIO E NUOVO
Dietro la macchina da presa torna Domingo González e lo stile è sempre quello, caratterizzato da un alternarsi di scene hot – ma l’erotismo è comunque patinato e non sfocia mai in trasgressioni focose, come ad esempio nell’omologa saga polacca di 365 giorni – a speziare qua e là una narrazione fatta di intrighi e sotterfugi, con la numerosa cerchia di figure secondarie che cerca costantemente di mettere il bastone tra le ruote alla love-story principale.
Si sprecano naturalmente le forzature, con colpi di scena improbabili e decisioni improvvis(at)e ad hoc, atti a trascinare il film verso quell’epilogo ovviamente aperto – come d’altronde già in forma cartacea – ad un ulteriore prosieguo, per altro già girato insieme back-to-back.
Non manca neanche una sequenza su quattro ruote che strizza l’occhio ad un immaginario alla Fast & Furious, con tanto di NOS d’ordinanza, ed ecco così che le due ore – eccessive per quanto vi fosse effettivamente da raccontare – sono servite, ad uso e consumo di quel target di appassionati che ha già premiato la pellicola con visualizzazioni che la tengono stabilmente ai vertici della top 10 sulla succitata piattaforma di streaming, dove il franchise è disponibile in esclusiva.
CONCLUSIONI FINALI
Eticamente discutibile, la saga young-adult spagnola continua a macinare grandi numeri, non soltanto nei romanzi alla base ma anche nelle relative trasposizioni live-action, con il secondo capitolo di recente sbarcato nel catalogo di Prime Video. La storia d’amore tra Nick e Noah arriva, e non poteva essere altrimenti, ad una fase di crisi e nelle due ore di visione assistiamo a un continuo tira e molla, architettato per condurre al terzo episodio, già realizzato.
Le due ore di visione di È colpa tua? si muovono tra sesso patinato, più scabroso a parole che nei fatti, corse in macchina, disparità sociali e il continuo tentativo da parte di pressoché chiunque di separare una volta per tutti i due protagonisti. Per prendere il tutto con serietà ci vuole una notevole sospensione di incredulità, perdonabile nel pubblico più giovane ma meno giustificata in un’audience adulta.