Premiata Paola Cortellesi ai Nastri d’Argento 2024: intervista esclusiva

Si è svolta a Roma presso il Maxxi Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo la cerimonia di premiazione dei Nastri d’Argento. Ad essere premiata per il film dell’anno è stata Paola Cortellesi per “C’è ancora domani”. Un successo inarrestabile per il film che sta vendendo molto bene anche all’estero.

NASTRI D’ARGENTO 2024, INTERVISTA A PAOLA CORTELLESI

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Paola Cortellesi. L’attrice si è detta soddisfatta per questo ulteriore riconoscimento dopo la vittoria ai David di Donatello: “Sono grata al sindacato dei giornalisti cinematografici, a Laura Delli Colli per aver assegnato un premio ad ogni singola persona che ha composto la squadra artistica e tecnica di questo film”.

Intanto c’è molta curiosità attorno alla seconda opera di Paola Cortellesi. L’attrice ha risposto in modo ironico: “Passo direttamente alla terza. In questo caso la seconda si salta”.

IL SUCCESSO INTERNAZIONALE DI “C’È ANCORA DOMANI”

Sul successo che il film ha ottenuto all’estero, Paola Cortellesi ha commentato: “Non mi sarei mai aspettata questo successo. L’opportunità che ho avuto è stata di girare un po’ per l’Europa, arrivare in Argentina, abbiamo vinto il Festival di Sidney pochi giorni fa ma non sono potuta andare per ovvi motivi. Mi ha colpito la reazione delle platee anche all’estero: non solo hanno compreso ma anche empatizzato con il tema della violenza e con quello del diritto al voto. Ho voluto accendere i riflettori su diritti che a volte diamo per scontati e su altri che invece dobbiamo ancora conquistare e sui quali dobbiamo combattere”.

LA LOTTA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Ancora oggi sono tante le donne che muoiono per mano di mariti ed ex compagni violenti. Tante le promesse fatte dalla politica dallo scorso anno dopo la manifestazione del 25 novembre. Secondo Paola Cortellesi, la politica deve però impegnarsi di più. Alla nostra domanda, l’attrice ha risposto: “Non sono in politica e quello che posso fare è raccontare delle storie e sensibilizzare su un argomento che evidentemente sta a cuore non solo ad una platea italiana fatta di 5 milioni e mezzo di persone ma anche alle platee europee. Questo mi fa capire quanto sia un problema diffuso. La politica può fare di più, sono state inasprite le pene e questo va bene ma continuo a sostenere che ci sia bisogno di un’educazione al rispetto e all’affettività nelle scuole. Dovremmo cercare di crescere delle generazioni di ragazze che possano uscire di casa sentendosi libere”.

ARTICOLI COLLEGATI: