Quando Hitler rubò il coniglio rosa: la storia vera dietro al film

QUANDO HITLER RUBÒ IL CONIGLIO ROSA: UNA STORIA DI PROFONDAZZA E SPERO

Il titolo bizzarro non deve trarre in inganno perché Quando Hitler rubò il coniglio rosa, film tedesco diretto da Caroline Link nel 2019, racconta una storia di grande spessore e profondità. La pellicola, per la prima volta sul piccolo schermo, è certamente una delle più belle tra tutte quelle dedicate al tema dell’Olocausto in prossimità del Giorno della Memoria, il 27 Gennaio.

Va in onda su Rai Uno alle 21.30 di Mercoledì 24 Gennaio: di seguito vi diciamo qual è la struggente storia vera che ha ispirato il film.

QUANDO HITLER RUBÒ IL CONIGLIO ROSA: LA TRAMA IN BREVE E IL CAST

Nel 1933 l’ascesa al potere di Adolf Hitler preoccupa gli ebrei, compresa la piccola Anna. La bambina è figlia di una pianista e di uno scrittore socialista che si oppone fieramente al nazismo. Costretta a fuggire con i genitori prima in Svizzera e poi a Parigi, Anna lascia a Berlino il pupazzo che preferisce, un coniglietto di peluche rosa.

Il cast principale è composto da Riva Krymalowski, Marinus Hohmann, Carla Juri, Oliver Masucci e Ursula Werner.

LA STORIA VERA CHE HA ISPIRATO IL FILM: IL ROMANZO DI JUDITH KERR

Quando Hitler rubò il coniglio rosa è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo per ragazzi della scrittrice tedesca naturalizzata britannica Judith Kerr (1923-2019). L’opera fu data alle stampe nel 1971 e nel 1976 venne tradotta in italiano e pubblicata da Rizzoli nella collana BUR per ragazzi.

Si tratta di una storia in gran parte autobiografica, in cui l’autrice narra dei suoi primi anni di vita e dell’inferno subito, insieme ai suoi cari e agli ebrei tutti, a causa della follia nazista. Il peluche rosa acquista nel racconto e pertanto anche nel film un importante significato simbolico e sta a rappresentare la fanciullezza negata a tutti i bimbi della stessa generazione della Kerr.

Una volta adulta, Judith è diventata una valente scrittrice, sceneggiatrice e illustratrice. Oggi l’artista occupa un posto di tutto rispetto nella letteratura contemporanea per ragazzi e fra le sue opere più famose, oltre a Quando Hitler rubò il coniglio rosa, citiamo almeno La stagione delle bombe, un altro romanzo autobiografico nel quale rievoca la terribile esperienza del nazismo vissuta da piccola.

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