Recensione di The Beekeeper: Un terribile ed esilarante film d’azione di Jason Statham
The Beekeeper è un film d’azione che si immerge nel classico cliché del genere, riuscendo a trarre unico divertimento dall’assurdità delle sue esagerazioni. L’azione è goffa, il dialogo è pessimo e l’aspetto complessivo sembra economico. Tuttavia, l’ilarità occasionalmente intrisa nelle sue eccessive scene di violenza fornisce un senso di divertimento.
Il protagonista, interpretato da Jason Statham, è un apicoltore che nasconde il suo passato come addestrato assassino governativo. La trama si sviluppa intorno al suo tentativo di vendicarsi di una banda di truffatori che derubano anziani risparmiatori, portando a un confronto diretto con un giovane e manipolativo mogul interpretato da Josh Hutcherson.
Il film tenta di infondere una componente politica alla storia, collegando il mondo della tecnologia con la sfera politica, ma in modo piuttosto scontato. Il dialogo è piatto e i personaggi, compresi quelli interpretati da attori di calibro come Jeremy Irons e Minnie Driver, non riescono a dare profondità alla trama.
Nonostante la mancanza di originalità e la scarsa qualità delle sequenze d’azione, The Beekeeper riesce a far ridere per la sua assurdità. La violenza slapstick si fonde con la mediocrità delle coreografie di combattimento, creando un mix stranamente divertente. Il film, nonostante tutti i suoi difetti, riesce a intrattenere grazie alla sua nonchalance nella rappresentazione della violenza e agli eccessi delle situazioni.
In definitiva, The Beekeeper è un film d’azione terribilmente tradizionale ma stranamente godibile, grazie alla sua natura esagerata e alla presenza di Jason Statham nel ruolo principale. Sebbene non sia un capolavoro, riesce comunque a regalare momenti di divertimento puramente per il suo eccesso di stupidità.
Voto: 6/10