23 FEBBRAIO 2024 – 14:07
SKETCH NATIVITÀ IN RAI, LA VIGILANZA SU ACCUSE DI BLASFEMIA: “PARODIA, COME QUELLE DI TROISI E PROIETTI”
La Commissione di Vigilanza Rai ha risposto all’esposto presentato da Maurizio Gasparri riguardante la rappresentazione della natività andata in onda su Rai1 durante il programma di Stefano De Martino, interpretata da Biagio Izzo e Francesco Paolantoni. La Commissione non ha ritenuto blasfema la performance, suscitando il dissenso da parte di Jacopo Coghe e Carlo Giovanardi.
LE ACCUSE E LA RISPOSTA DELLA COMMISSIONE
Maurizio Gasparri, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, insieme all’On. Carlo Giovanardi, fondatore di Popolo e Libertà, avevano espresso il loro dissenso riguardo alla rappresentazione della natività in TV, definendola blasfema e volgare. Tuttavia, la Commissione di Vigilanza Rai ha respinto queste accuse, sottolineando che lo sketch in questione rientra nella fattispecie della parodia, un linguaggio comico popolare ampiamente utilizzato anche in precedenti sketch e parodie basate sullo stesso tema della Natività.
IL DISSENSO DI COGHE E GIOVANARDI DOPO LA RISPOSTA DELLA COMMISSIONE RAI
Nonostante la risposta della Commissione, Jacopo Coghe e Carlo Giovanardi hanno espresso il loro disappunto per il responso ricevuto. Secondo i due, la performance in questione non può essere considerata comicità leggera e popolare, come ammesso da uno dei tre attori coinvolti. Hanno inoltre sottolineato che, nonostante il rammarico espresso dalla Rai per eventuali sensibilità ferite, è importante prendere atto che molte persone si sono sentite offendere dalla rappresentazione della natività, e auspicano che la TV di Stato eviti per il futuro attacchi al sentimento religioso degli italiani.
LA RISPOSTA DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI
La Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi ha risposto alle lamentele di Coghe e Giovanardi. Ha ribadito che lo sketch di Stefano De Martino, Biagio Izzo e Francesco Paolantoni rientra nella categoria della parodia, sottolineando che la parodia è uno dei linguaggi maggiormente utilizzati ed efficaci della comicità popolare. Sono stati citati diversi esempi di parodie basate sulla Natività, tra cui celebri performance di artisti come Troisi, Proietti, Verdone e il trio Marchesini, Solenghi, Lopez.
La Commissione ha anche ammesso che la performance in questione potrebbe non aver raggiunto la stessa forza e intensità di tali maestri della comicità, ma ha confermato l’intento di fare una comicità leggera e popolare. Infine, si è dichiarata rammaricata se qualcuno si è sentito offeso e turbato dalle battute dello sketch.
CONCLUSIONE
La vicenda della rappresentazione della natività in tv continua dunque a suscitare polemiche e disaccordi. Mentre la Commissione di Vigilanza Rai conferma il suo responso riguardo alla parodia, Jacopo Coghe, Carlo Giovanardi e Maurizio Gasparri hanno espresso la loro insoddisfazione riguardo alla decisione presa. Resta da vedere se questa disputa avrà ulteriori sviluppi e quale sarà l’effettivo impatto sull’approccio futurOne dei programmi televisivi e delle rappresentazioni religiose in TV.