Vittorio Sgarbi intervistato da per il nuovo appuntamento con il programma condotto dal direttore del Fatto Quotidiano Peter Gomez “La confessione” stasera in seconda serata su Nove, ha confessato parecchie cose interessanti sul suo passato.
Dal 1992 al 1999, Sgarbi ha infatti condotto giornalmente per Canale 5 un programma di attualità che si intitolava Sgarbi quotidiani, in riferimento a quel lasso di anni, il critico d’arte racconta:
Berlusconi mi pagava una cifra che avrei inteso conservare per molto tempo, poi non ci sono riuscito. Partendo dal fatto che l’uomo che invidio e odio di più è Bonolis – che in 4 anni ha avuto 80 milioni di euro – ero riuscito a scavalcare il pregiudizio per cui un monologante non può parlare più di 6 o 7 minuti, il tempo di Barbato o di Biagi quando facevano le loro strisce quotidiane. Io ho dimostrato che potevo arrivare ad un intero blocco di 13 minuti senza che calasse l’ascolto ed ero pagato un milione al minuto, quindi ogni giorno avevo 13 milioni di lire.